INEDITOLIBRIUNO SGUARDO SU...

CHIARA PARENTI si racconta: dalla sua infanzia fino all’esordio in libreria

Chiara Parenti si racconta: dalla sua infanzia – con l’inconsapevole bisogno di scrivere – fino all’esordio in libreria con “La voce nascosta delle pietre

Chiara Parenti, giornalista pubblicista laureata in Filosofia, lavora nell’ambito della comunicazione e dell’editoria. Appassionata di scrittura creativa, è autrice di un manuale di scrittura e coautrice di diversi saggi. Ha un blog, “Il giardino d’estate”, e ha scritto per Youfeel i romanzi “Tutta colpa del mare (e anche un po’ di un mojito) (NE ABBIAMO PARLATO QUI), “Con un poco di zucchero” e “L’importanza di chiamarsi Cristian Grei”. A gennaio 2017 ha esordito in libreria con “La voce nascosta delle pietre”. Nelle sue storie troviamo l’amore – quello vero, puro e giovanile che fa battere il cuore e accapponare la pelle – raccontato con una brillante ironia che impreziosisce tutto il testo. Sono cariche di energia, le sue storie; ogni romanzo è un vulcano di forza e, non appena si legge la prima frase, si è portati a leggere, leggere, leggere fino alla fine, fino alla conclusione, che arriva inaspettata e mai banale.

Chiara, innanzitutto complimenti per il successo ottenuto dai suoi romanzi. Cosa prova quando scopre l’amore dei lettori per le sue creazioni?

Ogni volta che mi arriva un messaggio da parte di qualcuno che ha letto e apprezzato un mio libro, sinceramente faccio fatica a crederci. Non mi sembra vero che qualcosa che ho scritto io, da sola, di notte, nel mio studiolo, sia riuscito a scatenare tante emozioni in qualcuno che nemmeno conosco. È sorprendente, pazzesco, e mi commuove ogni volta.

Come nascono le sue storie? Da cosa prende l’ispirazione?

Dalla mia immaginazione, da altre storie, che siano sui libri o al cinema, oppure dalla vita vera. La realtà è una fonte inesauribile di ispirazione, secondo me.

Nelle sue opere è presente una forte ironia. Metafore, modi di dire, giochi di parole. Cos’è la scrittura per lei? Come si sente quando scrive?

Per me scrivere è terapeutico, mi fa stare bene e mi permette di esprimere emozioni e pensieri che magari nella vita reale non troverebbero via d’uscita, ma sulla pagina bianca sì. Quando sono immersa nel ben mezzo di una storia, mi sembra di viverci: seguo i miei personaggi nelle loro vicende, rido, soffro e mi immedesimo con loro. Vivo in un mondo parallelo ed è bellissimo.

La Chiara bambina sognava di scrivere?

No, non ci pensavo proprio anche se in realtà, da piccola, passavo pomeriggi interi alla macchina da scrivere di mio padre. Avevo creato una specie di “rivista” di cui mi ero autonominata direttore (anche perché ero l’unico componente della redazione). Ricordo che c’erano giochi, cruciverba e storie inventate da me. Non sapevo ancora cosa volevo fare da grande, ma inconsapevolmente avevo già cominciato a scrivere.

Il suo ultimo romanzo, “La voce nascosta delle pietre”, è uscito quest’anno. Ci può raccontare come sta andando? Come sta vivendo questo periodo così denso di soddisfazioni lavorative?

Il romanzo mi sta regalando un sacco di soddisfazioni anche a diversi mesi dall’uscita. Quest’estate sono state davvero moltissime le ragazze che mi hanno scritto sui social o via email per ringraziarmi delle belle emozioni che la storia di Luna aveva loro regalato. E come dicevo prima, a emozionarmi, allora, sono stata io.

A quale dei suoi romanzi è più affezionata?

“La voce nascosta delle pietre” perché è stato il mio tanto agognato esordio in libreria. Sono però molto, molto legata a “Tutta colpa del mare (e anche un po’ di un mojito)” perché è stata la mia prima storia ad essere pubblicata e, come si dice, il primo amore non si scorda mai.

C’è un rituale che segue quando si butta in un nuovo progetto di scrittura?

Prima di cominciare la stesura del testo di solito mi faccio uno schema di tutti i capitoli, uno scheletro abbozzato di come si svilupperà la storia che andrò a riempire, man mano, di parole. Scrivo subito al computer, ma se quando sono in giro mi viene qualche idea, la blocco al volo su un pezzo di carta o qualsiasi cosa abbia a disposizione in quel momento. Spesso mi scrivo appunti sulle mani.

Quali sono i suoi riferimenti letterari?

Spazio da Jane Austen a Sophie Kinsella, da J.D. Salinger a Federica Bosco.

La domanda che non ho fatto…

Potrebbe essere questa: “Sta lavorando a una nuova storia?” E allora risponderei: “Sì, è una storia sullo stile de “La voce nascosta delle pietre” ma è molto diversa (anche perché non ci sono le pietre!). Anche qui, comunque, ci sarà una protagonista che non sa rendersi conto dell’incredibile forza nascosta in lei fino a che la vita non la metterà di fronte a una dura prova. Ma, come dice nonno Pietro, uno dei miei protagonisti preferiti: «è solo dal fuoco che nascono i diamanti».


VEDI ANCHE…

TUTTA COLPA DEL MARE (e anche un po’ di un mojito) di CHIARA PARENTI

Federica Cabras

Ventiseienne, grande sognatrice. Legge per 12 ore al giorno e scrive per le restanti 12. Appassionata di cani, di crimine, di arte e di libri. Dipendente dalle paste alla crema. Professione, giornalista.