E POI COSA FAI?E POI COSA FAI? Clubbing VersionINEDITOMUSICARUBRICHE

SERGIO MAURI, un Dj che in consolle sa fare la differenza!

 

 

 

 


Ho sentito dire da un Dj che io stimo moltissimo, che Sergio Mauri è uno che in Consolle sa fare la differenza.
Mi fido delle considerazioni di questo mio Amico Producer, perché non è solito regalare complimenti, quindi c’è da fidarsi.
Per una volta mi attengo alle referenze altrui, perché in realtà non sento Sergio dal vivo da molto, ma ho avuto modo di vedere la sua crescita in fatto di date, produzioni e hype, sui social, quindi Dio Grazie e ben venga un altro di quei (pochi) umili lavoratori seriali, che con tanta gavetta sono riusciti nell’intento di ritagliarsi una fetta di celebrità io ciò in cui hanno sempre creduto.
Buona lettura 😉

 

Ho sentito dire da nostri colleghi, che in Consolle fai la differenza: credi sia ancora un plus saperci fare senza ausilio della tecnologia o è meglio avere 4 amici da portare che fanno una bottiglia da 1000€?
Ciao Fabio, Grazie mille 🙂 Beh sfondi una porta vuota 🙂 

Ovviamente non c’è proprio paragone! In un mondo (musicale e non) dove la tecnologia la fa da padrona, venendo incontro a tutti e livellando le differenze, l’unica cosa che ormai fa la differenza ed è ancora il valore aggiunto per eccellenza è il fattore umano. Quindi il saperci fare senza l’ausilio della tecnologia, saper coinvolgere, saper attirare l’attenzione ma soprattutto l’orecchio delle persone. Se metti a tempo 2 dischi ma nn fai saltare e ballare o peggio ancora svuoti la pista, non c’è tecnologia che tenga! Ti conviene cambiar mestiere.

 

Con gli Art Director palesemente incapaci, sei più paraculo o più polemico?
Cerco di ragionare insieme a loro sul perché di determinate scelte artistiche , se poi invece sono davvero incapaci allora evito che mi trascinino al loro livello perché mi batterebbero con la loro esperienza

 

Ma che fine hanno fatto i produttori Italiani che facevano invidia all’estero e soprattutto, perché continuiamo a farci la guerra?
Di produttori italiani che fanno invidia all’estero ce ne sono eccome. Giornalmente ricevo decine di demo alla demo mail della mia label Spire Recordings e devo dire che alcune tracce sono davvero ben fatte! Infatti alcune di esse le ho fatte uscire proprio sulla mia Spire recordings e sono state supportate da vari artisti internazionali nei loro radioshow. Inoltre ci sono vari colleghi che stanno facendo tutti molto bene all’estero con le loro produzioni  e parlando personalmente anch’io mi sono tolto e mi sto togliendo tutt’ora ottime soddisfazioni con varie licenze discografiche e supporti di artisti esteri. Per quanto riguarda il “farci la guerra” purtroppo è una cosa tipicamente italiana. Se solo riuscissimo a collaborare in stretto rapporto così come fanno gli olandesi, faremmo le scarpe a tutti. Invece c’è parecchia invidia e rivalità qui in Italia. Soprattutto per assurdo a livelli bassi : la famosa guerra fra poveri. Collaborando invece con i grandi artisti come Dimitri Vegas & like mike con cui ho stampato un disco dal titolo Voyager, oppure quando scrivo ai W&W via mail, sono tutte persone sempre disponibili e ti rispondono velocemente.. qui in Italia sembra che dia quasi fastidio collaborare.

 

In percentuale, quanti incapaci ci sono dietro le Consolle dei Club Italiani? Quanti schiaffi avresti voluto tirare ai ragazzini che si sentono già arrivati?
Anni fa ti avrei risposto il 40% di incapaci. Oggi ,almeno per quanto mi riguarda, ne vedo sempre meno (per fortuna). Vuoi grazie all’avanzamento della tecnologia che permette di mettere a tempo perfettamente le tracce, vuoi per la cultura sempre più avanzata dei giovani dj di oggi, e vuoi anche grazie al fatto che suono ormai da svariati anni nei top club italiani e quindi è davvero raro trovare gente inesperta che ti apra una serata.

 

Il Vocalist fortifica la performance di un Dj oppure lo rende solo più nervoso, perché continua a sparare un sacco di cazzate?
Ovviamente cambia da vocalist a vocalist. Ci sono vocalist con cui c’è feeling in consolle perché sanno rispettare i ruoli, sanno quando intervenire, quando caricare la gente e quando non parlare. Anche perché conoscono la musica , le tracce e hanno esperienza nei club. Altri invece che  non conoscono la musica o le tracce che un artista suona , o peggio ancora parlano sopra i cantati. Allora li il dj ha tutto il diritto di innervosirsi 🙂

 

Sei papà e hai una relazione: in che modo è cambiata la tua vita lavorativa (sempre se è cambiata)?
Essere papà ovviamente oltre che essere un privilegio è anche una grande responsabilità. Devi essere molto più presente rispetto a prima, a livello familiare cercando di non far mancare nulla a tuo figlio. Io personalmente son riuscito a ritagliarmi i miei spazi. All’inizio è stata un po’ dura come credo per tutti quanti, perché nn si conoscono bene i ritmi del piccolo, ma poi una volta che ci si abitua si riesce sempre a fare tutto. Tanto è vero che per assurdo le serate mi si sono triplicate rispetto a 1/2 anni fa 🙂 volere è potere!

 

Fammi i nomi di 3 bravi, ma che nessuno si ca*a e altrettanti di quelli su cui non avresti scommesso un centesimo e sui quali magari ti sei ricreduto.
Qui mi trovi in difficoltà perché di bravi che non vengono cagati,  sinceramente non ne conosco! Ne conosco di “NON bravi” che giustamente non vengono cagati! Ma prima o poi se hai bravura, questa viene sempre notata e scoperta 🙂 Ti posso dire però quelli su cui magari all’inizio nn ci avrei scommesso un centesimo (vuoi perché non li conoscevo ovviamente bene, o vuoi perché erano proprio agli esordi) : merk & kremont (ovviamente sto parlando del 2012/2013) e Lush & Simon

 

L’esperienze che non rifaresti mai più nei seguenti contesti: Collaborazioni, Produzioni e Serate
Non rifarei mai più esperienze di produzioni discografiche con etichette  che ti dicono che ti lavorano il disco, te lo pompano sui social, che te lo licenziano su altre label in quanto hanno dei label deal e poi invece nn fanno alcunché, anzi ti devi sbattere tu a farti la copertina bella e il video bello, mentre loro fanno catalogo e basta. Ecco perché mi sono aperto la mia Label e mi avvalgo solo di collaboratori ed editori seri e professionali. Per assurdo sto ricevendo più soddisfazioni economiche con la mia label piuttosto che con altre più grandi con cui ho collaborato!

Per quanto riguarda le esperienze con le serate come già detto prima ormai mi sono circondato di persone fidate (dj e colleghi che stimo) perché un paio di furbetti hanno provato a scavalcare i miei contatti cercando di mettere zizzania fra me e i miei amici titolari / art director. Peccato per loro che la voce gira in questo mondo e loro sono rimasti a casa. 

 

Ha ancora senso avere un Agente o sono tutti banfoni in cerca di qualche soldo facile?
A livelli alti ha senso avere un agente. Soprattutto per l’estero e soprattutto se sei oberato di richieste da parte di clubs. Per quanto riguarda i livelli intermedi o addirittura bassi, assolutamente no. Anzi a volte è controproducente. Ne ho l’esempio di molti colleghi che sono tornati a fare i freelance mentre prima erano sotto agenzia perché non lavoravano tanto come quando erano da soli. Ormai con i social sei facilmente raggiungibile da tutti.

 

Quante ragazze sono cascate ai tuoi piedi solo perché facevi un lavoro figo? (E tu quanto ne hai approfittato IN PASSATO)?
Innanzitutto voglio sperare che le ragazze cascate ai miei piedi lo siano state in primis per la mia persona e poi magari in seconda battuta per il mio mestiere. Ehehe :)) scherzi a parte ovviamente non di tutte si può avere la certezza questo è chiaro.  Anch’io d’altro canto all’inizio un po’ ci ho giocato su questa cosa. Poi col passare del tempo non ci ho fatto più caso.

 

Ultima domanda: cosa pensavi quando la gente alla tua frase “faccio il Dj”, ti rispondeva: “ok, e poi cosa fai?
Le prime volte che me lo chiedevano rispondevo : cose’ che nn hai capito? Faccio solo questo di mestiere: il dj!  Poi andando avanti col tempo rispondevo: oltre al dj faccio anche il producer, il remixer e l editore discografico.

Rimanevano ancora più a bocca aperta di prima 🙂 

 

Grazie! Salutaci con uno sfogo che fino ad oggi hai sempre tenuto dentro…
Un saluto agli amici di M SOCIAL MAGAZINE e W LA FIAT!! 🙂 

 

Fabio De Vivo

Nato a Napoli il 22 maggio 1982. Dj, speaker radiofonico, conduttore televisivo, autore, web content writer ora anche nella famiglia di M SOCIAL MAGAZINE con la rubrica “E POI COSA FAI?”