IL RICERCATORE DI EMOZIONIRUBRICHE

Come ricevere stima? il rispetto è il primo passo da compiere

L’argomento di questa settimana è la stima.

La domanda è come fare a frequentare o lavorare con qualcuno per cui non si ha una buona opinione?

Portando a spasso il cane ogni giorno incontro persone nuove e tra le chiacchiere da parco mi arriva la loro frustrazione per ciò che sentono di subire sul luogo di lavoro.

Al di là delle lamentele in genere su stipendi sempre più ridicoli rispetto alla mole e agli orari, ci sono situazioni in cui chi ha la mansione di responsabile non sempre è considerato all’altezza dai colleghi.

Una massima greca recita: le persone non amano dare onore all’altro, dato che pensano che farlo significhi essere privati di qualcosa di sé.

Un simile atteggiamento – a ben pensarci abbastanza comune – fa di noi il metro di valutazione degli altri, o meglio diventiamo l’altra parte della bilancia con cui pesiamo le doti o i difetti di chi circonda.

Questo ci porta inevitabilmente a creare sofferenza dentro di noi e frustrazione per quello che viviamo e facciamo subire a chi ci circonda.

Si sta creando un movimento di massa di persone rassegnate che trovano nel lavoro l’occasione per sopravvivere e portare a casa lo stipendio, ma senza gratificazione o gioia.

Così nasce il menefreghismo e muore il gioco di squadra.

Pochi sono i leader che sanno creare e gratificare chi lavora.

Essere un “capo” non significa avere la possibilità di decidere il futuro degli altri.

Essere una guida vuole dire riuscire a comprendere le esigenze di tutti rispettando il lavoro del prossimo.

Siamo sempre più abituati a valutare il prossimo partendo dal nostro punto di vista, ciò che ci piace e quello che non ci va bene. Che abbiamo scordato il bene del prossimo.

Tuttavia c’è un’altra possibilità: quella di considerare il bene comune come unità di misura.

Se ognuno di noi considera l’altro come un carisma diverso da noi ma con un’anima che accomuna tutti, forse riusciamo ad avere riguardo e rispetto al di là di come agisce o di cosa apparentemente nuoce al nostro vivere.

Aprirci quindi a una visione della società smettendo di pensare che la nostra azione sia un modello da seguire, ma con la consapevolezza che ognuno sia utile per un disegno più grande.

Il corpo è formato da più parti ed è l’esempio di quanto importante sia la collaborazione.

Se i piedi pensassero di poter agire da soli, potrebbero decidere di muoversi, lasciando il corpo sul divano.

Se la bocca decidesse di agire senza considerare l’occhio, si avrebbero parole dette senza vedere quanto male o bene sarebbe in grado di creare.

Il rispetto è il primo passo per ricevere stima.

Quando proviamo un’emozione negativa per quello che subiamo, non dobbiamo rassegnarci e privarci della passione per quello che facciamo.

Noi passiamo tante ore al lavoro e abbiamo il dovere morale verso noi stessi di rendere questo tempo un’occasione per gratificarci.

Salviamoci dal pensiero: chi se ne frega, lo faccio perché devo.

Proviamo a ricercare il rispetto dentro e fuori di noi.

Così potremo avere stima nel prossimo e soprattutto in noi per quello che valiamo come esseri umani.


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