IL RICERCATORE DI EMOZIONIRUBRICHE

Trasformare le emozioni si può

Quando iniziamo a riconoscere le nostre emozioni, possiamo scegliere come e quando utilizzarle.

Partendo dal presupposto che ogni essere umano possiede tutte le emozioni riconosciute dalla scienza, si deduce che non esiste un essere vivente privo di amore, così come di odio.

Ci sono dei sentimenti più presenti nel nostro vivere quotidiano e altri, diciamo, nascosti. Tutto dipende da cosa decidiamo di vivere e di concederci e cosa invece vogliamo soffocare.

“Io sono così!” è la frase che si utilizza spesso per descrivere se stessi e identificarsi in una personalità.

La realtà è che anche l’essere più buono del mondo, davanti a un gesto violento, può reagire con la stessa violenza ricevuta. Forse non è corretto dire “Io sono buono”. Sarebbe meglio dire, “Io decido di essere questo”. A volte ci si accontenta e ci si limita. Altre volte ci si ritrova a vivere un sentimento senza sapere come abbiamo fatto a maturarlo dentro di noi.

Consapevolezza e presenza sono utili per saper riconoscere quali siano le nostre emozioni e come riuscire a manifestarle. Non è necessario giudicare o limitare quello che sentiamo. Importante è conoscere noi stessi così da scegliere quale emozione portare in superficie e quale dover affrontare con calma e trasformarla in qualcosa di utile.

Provare rabbia verso chi utilizza violenza può renderci violenti a nostra volta. Il risultato, anche se è una conseguenza, non ci rende diversi.  Volendo la stessa rabbia, è possibile trasformarla in forza. Questa forza se trasformata può renderci forti e non necessariamente aggressivi.

Certo non è facile gestire le emozioni.

Esistono tanti metodi che ci insegnano a farlo.

Alcuni richiedono un impegno costante di energie e tempo che non sempre si ha. Ecco perché, in molti rinunciano e scelgono di vivere inconsapevoli. Distratti da tutto quello che li circonda.

Per fortuna sempre di più sono le persone che cercano soluzioni per vivere meglio le emozioni.

Un metodo facile e divertente è quello di rendere l’impegno, un gioco.

Giocare aiuta a rendere leggero il peso. Anche imparare qualcosa di difficile, con il sorriso diventa un’impresa più facile.

Un gioco che faccio spesso è cercare di trasformare il significato degli eventi negativi dando un altro significato agli stessi.

La mente riceve l’informazione, l’emozione si crea dopo aver letto la notizia e il corpo vive di conseguenza a questo messaggio.

Si dice il bicchiere mezzo pieno. Magra consolazione. Preferisco dire, nel caso in cui la vita offra delle prove difficili, voglio vincere.

Per farlo non servono forza o violenza, piuttosto costanza e volontà.

Se voglio, posso. Se devo, invece mi stanco subito.

Provate ad alzarvi dal letto e dire voglio vivere un’altra giornata e sostituite questa informazione alla solita imprecazione per il suono della sveglia.

Provate a farlo per una settimana. Ridete del fatto che siete vivi senza dare nulla per scontato.

Osservate se per caso, almeno per i primi dieci minuti la vostra giornata la sensazione migliori.

Il gioco potrà continuare per tutta la giornata.  Andiamo per gradi e iniziamo a trovare un nuovo modo di alzarci dal letto, poi ad affrontare il resto, lo impareremo strada facendo.

Buona trasformazione.