CINEMASPETTACOLO

La notte degli Oscar regala la sua magia a Green Book “miglior film dell’Academy Awards”,trionfa anche Bohemian Rhapsody con 4 statuette e Roma con tre statuette

Sono stati assegnati al Dolby Theater di Los Angeles nella notte fra il 24 e il 25 febbraio gli Oscar 2019. L’edizione di quest’anno, la 91esima, è stata preceduta da mesi di polemiche e incertezze: il conduttore designato, Kevin Hart, si è dovuto infatti ritirare per via di alcune sue vecchie battute omofobe e quindi è stato scelto, per la prima volta dopo trent’anni, di procedere senza un maestro di cerimonie; inoltre l’Academy è dovuta tornare sui propri passi anche rispetto alla decisione di non mandare alcune premiazioni di categorie tecniche come montaggio e fotografia, che sono state reintrodotte però dopo le rimostranze di parecchi addetti ai lavori e in particolare di grandi registi.

Fra le pellicole favorite di quest’anno, Green Book si porta a casa il premio più ambito della serata e quello per la miglior sceneggiatura originale, mentre Roma (prodotto da Netflix) si attesta per il miglior film straniero e per la miglior regia a Alfonso Cuarón.

La favorita, in tutte le categorie in cui era nominato, vince solo per la sua protagonista Olivia Colman, A Star Is Born ottiene la migliore canzone (Shallow di Lady Gaga e Bradley Cooper) e Black Panther si distingue nelle categorie tecniche. Finalmente Spike Lee si porta a casa un Oscar per la miglior sceneggiaturae non originale per BlacKkKlansman. Tuttavia E’ “Bohemian Rhapsody” il grande vincitore degli Academy Awards 2019: con quattro statuette conquistate su cinque nomination (nelle categorie Miglior attore protagonista a Rami Malek, Miglior montaggio, Miglior sonoro e Miglior montaggio sonoro) il biopic sulla band di Feddie Mercury si è fatto sfuggire la statuetta più importante, quella riservata al Miglior film, andata a “Green Book”. Delusione per “A Star Is Born”, il debutto alla regia di Bradley Cooper con Lady Gaga, che con otto nomination era tra i favoriti degli Oscar 2019: il remake del classico del 1937 si è portato a casa solo il premio come “Miglior canzone originale” per “Shallow”, eseguita durante la serata.
ore 05.20 – Arriva il momento riservato al premio più importante, quello per il Miglior film. A presentarlo è Julia Roberts. La statuetta più ambita va a “Green book”, che ha così la meglio sul grande favorito, “Roma” di Cuáron, ma anche su “Bohemian Rhapsody”, “A star is born”, “La favorita”, “Black Panther”, “Vice” e “BlackKklansman”. Standing ovation del Dolby Theatre per l’esibizione di Lady Gaga e Bradley Cooper, che sul palco fanno ascoltare dal vivo “Shallow”, candidata come Miglior canzone originale. “Skin” è il Migior cortometraggio, mentre “Green book” si aggiudica la statuetta per la Migliore sceneggiatura originale. Quella per la Migliore sceneggiatura non originale se la aggiudica invece “BlackKklansman”. La colonna sonora di “Black Panther”, curata da Kendrick Lamar, trionfa nella categoria Miglior colonna sonora. Tra le note di colore, ci credeva davvero Spike Lee a quell’Oscar a sopresa come miglior film per BlacKkKlansman; il regista si è infuriato e, alzatosi in piedi, ha cercato di lasciare il Dolby Theatre. Poco dopo è rientrato nella sala e si è messo a discutere animatamente con Jordan Peele (produttore del suo film), il tutto mentre i produttori di Green Book ritiravano il premio. A quel punto Lee è tornato verso il fondo del teatro, e quando è tornato al suo posto si è girato di spalle durante il discorso di accettazione.

Una cerimonia che è andata avanti senza troppi intoppi, ma che, fin dall’inizio, si è dimostrata carente di un leader che desse brio alla serata, di un conduttore alla Ellen DeGeneres o Jimmy Fallon. I vari presentatori, e i ringraziamenti dei premiati, hanno tentato di tenere in piedi la serata, così come anche gli intermezzi musicali, ma senza troppo successo. La cerimonia è risultata moscia, e fin troppo lenta, senza nessun momento particolarmente degno di nota. Immancabile, come ogni anno il classico In Memoriam, che, tra le tante celebrità scomparse quest’anno, non ha dimenticato gli Italianissimi Bernardo Bertolucci e Vittorio Taviani, che hanno contribuito a costruire la Storia del Cinema.

Tutti in piedi per i Queen, che hanno inaugurato la cerimonia con una performance incendiaria, la cerimonia degli Oscar 2019 sarà ricordata per la ruggente performance che ha inaugurato la kermesse: i Queen, accompagnati da Adam Lambert, hanno aperto la serata eseguendo due dei loro brani più celebri, “We Will Rock You” e “We Are the Champions.” Il Dolby Theatre si è trasformato in un’arena rock per quattro lunghi minuti spingendo il parterre di star presenti alla cerimonia degli Oscar 2019 ad alzarsi in piedi per cantare e ballare. Tra i più scatenati per l’esibizione dei Queen Javier Bardem, ma anche Lady Gaga, Bradley Cooper, Allison Janney, Jordan Peele, Mike Myers, Amy Adams e Glenn Close hanno dimostrato di gradire molto la performance, mentre Christian Bale, candidato come miglior attore per Vice, ha seguito sornione insieme alla moglie. Tanti i pronostici su questa 91′ edizione che tutto sommato non ha avuto grandi colpi di scena, nelle ultime ore era nell’aria che le statuette così assegnate alle rispettive opere filmiche non avrebbero avuto grandi cambiamenti, una serata multimediale all’insegna del grande Cinema, non solo sfarzo e grandi produzioni ma anche tanta autorialità. Ecco di seguito tutti i vincitori:

Oscar al miglior film – Green Book
Oscar al miglior film straniero – Roma (Messico)
Oscar al miglior film d’animazione – Spider-Man: Un nuovo universo di Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman
Oscar al miglior documentario – Free Solo di Jimmy Chin, Elizabeth Chai Vasarhelyi
Oscar al miglior cortometraggio – Skin di Guy Nattiv
Oscar al miglior cortometraggio d’animazione – Bao di Domee Shi
Oscar al miglior cortometraggio documentario – Period. End of Sentence., Rayka Zehtabchi
Oscar al miglior attore protagonista – Rami Malek, Bohemian Rhapsody
Oscar alla miglior attrice protagonista – Olivia Colman, La Favorita
Oscar al miglior attore non protagonista – Mahershala Ali, Green Book
Oscar alla miglior attrice non protagonista – Regina King (Se la strada potesse parlare)
Oscar al miglior regista – Alfonso Cuarón, Roma
Oscar alla migliore sceneggiatura non originale – BlacKkKlansman, Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott, Spike Lee
Oscar alla migliore sceneggiatura originale – Green Book, Nick Vallelonga, Brian Currie, Peter Farrelly
Oscar alla migliore fotografia – Roma, Alfonso Cuarón
Oscar al miglior montaggio – Bohemian Rhapsody, John Ottman
Oscar alla migliore scenografia – Black Panther, Hannah Beachler
Oscar al miglior trucco e acconciatura – Vice
Oscar ai migliori costumi – Black Panther, Ruth E. Carter
Oscar ai migliori effetti speciali – Il primo uomo
Oscar alla migliore colonna sonora – Black Panther, Ludwig Goransson
Oscar alla migliore canzone – Shallow da A Star Is Born di Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando, Andrew Wyatt e Benjamin Rice
Oscar al miglior sonoro – Bohemian Rhapsody
Oscar al miglior montaggio sonoro – Bohemian Rhapsody, John Warhurs

Armando Biccari

Mi chiamo Armando Biccari ho origini pugliesi sono un giornalista ho lavorato e lavoro lavoro per diverse Testate giornalistiche online e Carta Stampata, e Radio TV ho vissuto in diverse città Italiane Genova, Venezia, Prato Macerata. Tra le mie passioni ci sono oltre al Cinema la comunicazione musicale Sociologia dei New Media Audiovisivi Televisione, e la comunicazione scientifica e tutto il resto...