TELEVISIONE

“Non Mentire”, il modello è vincente. Avremo una seconda stagione?

E’ terminata con un ottimo successo la mini-serie di Canale 5 “Non Mentire”, prodotta dalla Indigo Film.

Con una media di circa 3.387.000 spettatori e il 14.57% share nelle 3 puntate andate in onda domenica sera, il remake della serie “Liar – L’amore bugiardo” ha fatto rifiatare la rete ammiraglia di Mediaset che è tornata (finalmente) a controbattere il servizio pubblico, affidandosi a vari punti cruciali per il target generalista.

In primis, il carisma dei due protagonisti, Greta Scarano e Alessandro Preziosi, capaci di rendere credibili la testarda professoressa Laura Nardini e l’ambiguo dottore Andrea Molinari, senza mai peccare di drammaticità eccessiva.

Soprattutto nel caso dell’attore napoletano, la capacità doppiogiochista fra il rispettatissimo medico e l’antitetico “malato sessuale” sconvolge per la precisione dei dettagli, sulla scia dell’eterno romanzo gotico “Dottor Jeckill e Mister Hyde” (con la somministrazione della metaforica ‘pozione’ GHB alle vittime del suo malsano piacere).

Dietro loro, non può che ergersi a sinonimo di qualità il regista, Gianluca Maria Tavarelli, che si è confermato nell’alveo dei grandi supervisori cinematografici, dopo i successi del “Giovane Moltalbano” (2012-2015), “Maltese -il romanzo del commissario” (2017) e la “Mossa del cavallo” (2018).

E’ proprio lui che infatti ha oliato il terzo marchio di successo, una trama quanto mai attuale e coinvolgente, legata al delicato tema dello stupro e della menzogna, intrecciandola con un sagace thrilling notturno di ispirazione americana.

Tre elementi cruciali, dunque, che coincidono con quel numero di puntate, al via dallo scorso 17 Febbraio, che ha scandito i tempi narrativi alla perfezione, svelandoci a metà del percorso il vero bugiardo e ieri sera l’astuta “partita a scacchi” tra la vittima e lo stupratore seriale, culminata con un finale paradossalmente inaspettato.

Infatti, per il dispiegamento di forze da parte dell’ex fidanzato Tommaso Baioni (Matteo Martari) e dell’Ispettore Vanessa Alaimo (Claudia Potenza) alla ricerca della prova decisiva per fermare con le prove la scia di violenza, il silenzio “forzato” del colpevole è inspiegabile, lasciando una finestra fin troppo aperta allo spettatore che si è potuta solamente acuire con quel “E’ finita. Oppure no?”, postato subito dopo su Instagram dall’attrice protagonista.

Certamente, se si seguisse lo stereotipo americano del “giustiziere”, sembrerebbe un definitivo (e necessario) “happy ending”, ma se si prendesse una penna e un quaderno, ci sarebbero tanti punti insoluti da cui ripartire.

Dalla spiegazione neuro-psichiatrica dei gesti di Molinari, alla dinamica dell’omicidio (?) fino alle conseguenze di un possibile ritrovamento del cadavere: idee balenate sui social da parte del pubblico e forse già sul tavolo degli sceneggiatori americani, in procinto di realizzare la seconda stagione della serie originale, andata in onda sul Nove a Gennaio 2018.

Quelli italiani ne seguiranno ancora una volta la scia, o preferiranno incapsulare questa vittoria di share? Al “Biscione” l’ultima parola!


Luca Fortunato

Nato con la 'penna' all'ombra del Colosseo, sono giornalista pubblicista nell'OdG del Lazio. Accanto alle cronache del mio Municipio con il magazine La Quarta, alterno le mie passioni per la musica e il calcio, scrivendo per alcune testate online (M Social Magazine e SuperNews), senza dimenticare il mio habitat universitario. Lì ho conseguito una laurea triennale in Comunicazione a La Sapienza e scrivo per il mensile Universitario Roma. Frase preferita? "Scrivere è un ozio affaccendato" (Goethe).

Un pensiero su ““Non Mentire”, il modello è vincente. Avremo una seconda stagione?

  • Probabilmente canale 5 ha fatto un salto di qualità con questa nuova fiction, sperando che cerchi di cavalcare l’onda. Articolo interessantissimo che invoglia a godersi di nuovo questo spettacolo.

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