IL RICERCATORE DI EMOZIONIRUBRICHE

Quello che non sopporto di te

Trovare l’anima gemella, che sia uomo o donna, è un’ardua impresa.

Si sognano il principe azzurro e la regina di cuori, poi ci s’innamora dell’inaspettato.

Colpo di fulmine. Amore a prima vista. Cotta. Infatuazione.

Tutti stati d’animo che fanno ben pensare a un futuro pieno di gioia.

In questa condizione la prima cosa che si sente è il piacere.

Non abbiamo tempo e voglia di guardare l’insieme della persona.

Ci concentriamo sulle cose che ci fanno stare bene.

A volte è il sesso. Altre volte il dialogo. O semplicemente la sua presenza ci fa sorridere il cuore.

Stare bene da soli è un piacere che pochi definiscono, sana abitudine.

Ci abituiamo anche a quella condizione, certo. Volendo scegliere però, si tende alla ricerca del compagno o della compagna della vita. Anche solo per un pezzo di strada insieme.

Abbiamo bisogno di fare branco.

Oggigiorno possiamo scegliere dopo aver provato. Si potrebbe pensare, che diventi quasi difficile sbagliare la selezione.

La vita si è allungata e quindi abbiamo anche la fortuna di poter prendere il tempo per conoscere e accettare l’altro nella sua totalità prima di prendere impegni a lungo termine.

Quando siamo innamorati, ci troviamo in uno stato di assoluta potenza. Tutto ci sembra possibile. Anche accettare quello che non ci piace.

Tanti sono i fattori che incidono in una relazione.

La conoscenza che abbiamo di noi.

La capacità di accettare il diverso.

La volontà di amare i difetti dell’altro senza dover sopportare in attesa che questi cambino.

Sappiamo ormai che le donne e gli uomini non pensino allo stesso modo.

Si dice che le donne vivano nella convinzione di poter cambiare i piccoli difetti dei maschi.

Gli uomini invece si trovano coinvolti in situazioni che comprendono e riconoscono, solo smettendo di appagarli sessualmente o colpendoli sulle loro mancanze.

Sopportiamo ma non amiamo. Non riusciamo ad accettare realmente le parti che non ci piacciono. Tanto che nel tempo diventano motivo di litigio o allontanamento in molti casi.

A un certo punto della nostra vita diventa tanto importante il nostro punto di vista che se si perde quella parte che ci ha fatto innamorare ecco che la persona sino a ieri alleato diventa il nostro peggior nemico.

Certo tutti noi nel tempo ci trasformiamo e scopriamo parti di noi che non conoscevamo.

Se è un figlio a cambiare lo accettiamo perché l’amore supera ogni difetto.

Nel caso sia la nostra metà, non riusciamo a trovare tutto l’amore necessario.

Iniziamo a pretendere. Non riusciamo a reggere il cambiamento. Pensiamo subito a quello che manca a noi.

Questa mancanza diventa colpa di chi non da quello che vogliamo, dimenticando che è un nostro problema e incolpando l’altro per quello che non riceviamo.

Siamo complessi. Siamo unici. Diversi uno dall’altro.

Le dinamiche sono le stesse per tutti e per rendere semplice la vita è importante conoscere come funzioniamo e cosa possiamo fare.

A volte meglio lasciare quando iniziamo a provare odio per piccole cose, che pensare di riuscire a resistere e finire per odiare anche l’aria che condividi.

Quando si arriva a odiare l’altro in amore è perché siamo arrabbiati con noi stessi.

Perdoniamoci e lasciamo spazio al nuovo, solo così possiamo ritrovare l’amore che cerchiamo.