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Anna Dalton | “L’apprendista geniale” e la resilienza dei sogni

Nella scrittura c’è la rotondità del mondo, della vita, delle cose da vedere e quelle da marcare con un obiettivo. Perché un obiettivo bisogna averlo per sentirsi vivaci nella corrente dei tormenti. E non è semplice scrivere acchiappando i sogni o vivere cercando di realizzarli mettendoci l’anima e sfiancando la determinazione. Occorre resilienza. Combattere, insistere, resistere per qualcosa che può cambiare la nostra vita o darci una scossa da un tepore che avvizzisce i colori della bellezza e tenerci lontano dall’abisso.

Scrivi, scrivi, scrivi.
Era scritto in penna nera su un foglio di quaderno a quadretti, di quelli con il bordino viola. E anche se lo guardavo quasi tutti i giorni, ogni volta mi serrava la gola. Negli anni non era migliorato. Scrivi, scrivi, scrivi. L’avevo sempre fatto, da quando avevo imparato a tenere la penna in mano. Da quel momento in poi scrivere era diventata la soluzione a tutti i miei problemi, il mio modo per concentrarmi su qualcosa di diverso dalla mia storia.”

Nel romanzo d’esordio L’apprendista geniale di Anna Dalton, la storia di Andrea Doyle, una diciottenne irlandese trasferitasi in Italia con il padre George dopo la morte prematura della mamma, segna la strada verso il suo sogno: quello di diventare giornalista. La sua è una promessa, un punto fermo, una scelta affinchènulla doveva esser sprecato. Né lo sforzo, né l’impegno, né la stanchezza, né l’ambizione di essere quello che da bambina sentiva già. Per farlo bisogna studiare, essere preparati, bravi e motivati. Non poteva accartocciarsi al dolore, ma vivere per scrivere, per sentirsi più vicina alla mamma, direttrice di un importante giornale.

 Write, write, write. Scrivi, Scrivi, Scrivi. Me lo consegnò con aria solenne. Annuì seria. Lo avrei ricordato sempre.”

Anna Dalton, con una scrittura fluida e in certi tratti ironica, priva di drappelli, con il suo romanzo, diventato in poco tempo un best seller,offre una buona riserva d’aria per superare la paura, gli ostacoli che si presentano senza preavviso, senza sostare nell’anticamera del giorno. Senza paura non ci sarebbe coraggio. Ed Andrea, nel primo anno in uno delle più prestigiose scuole al mondo di giornalismo a Venezia, comprende di avere quella forza che non pensava esistesse in lei. Determinanti però nella scoperta di se stessa sono i sui amici di corso, un gruppo di ragazzi brillanti ed insoliti, che l’hanno accolta e che non si sono più guardati indietro, che non si sono scoraggiati dinanzi alla sua indole timida e solitaria.

 A tutti quelli che hanno imparato ad essere resilienti. Che non significa solo sopportare. Vuol dire trasformare il dolore in una crescita. E il brutto in bello. Anche se sembra un azzardo pensarlo. Ma è solo attraverso gli azzardi che raggiungiamo le stelle.”

Titolo: L’apprendista geniale

Autore: Anna Dalton

Casa editrice: Garzanti

Pagine: 270

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario per Mille e un libro Scrittori in Tv di e con Gigi Marzullo Rai Cultura. Giornalista, recensore professionista.