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Libri belli e dove trovarli. Love me, baby: il libro di Simona La Corte | RECENSIONE

“Credo nelle sensazioni a pelle, nel colpo di fulmine, nell’istinto. Credo in tutto quello che il mio corpo sceglie prima della mia testa”.

Tra le infinite citazioni che possono essere riferita al love at the first sight, questa è la mia preferita. Tale MisSchianto, su Twitter, qualche tempo fa, ha espresso tutto quello che credo io su questo fenomeno cantato, raccontato, osannato, maledetto e chi più ne ha, ne metta. Sì, appunto, il colpo di fulmine è una caduta all’indietro. Uno sbattimento di testa. Una follia, di quegli avvenimenti pazzi che poi non sai razionalizzare nemmeno con l’aiuto di uno psicologo. Un salto nel vuoto, nel blu dipinto di blu. Ed è quello che magistralmente Simona La Corte riesce a descrivere – anche se con alcune particolarità – in Love me, Baby, romanzo targato Dri editore. Che poi, chi ha detto che il suddetto sentimento debba per forza essere qualcosa di dolce, carino, coccoloso? Quella che è l’infatuazione – il comune colpo di fulmine che poi può trasformarsi in vero amore o spegnersi in un paio di ardenti vampate – necessita di fisicità. C’è voglia di corpi, di sudore, di unione. Ecco, tra Alison e Felix c’è questo.

“Non so perché mi venga in mente un simile paragone, ma lei ha le sembianze di un angelo per cui so dove mi condurrà: nell’Eden dei sensi.”

 

Ma aspettate, ora vi spiego chi sono e perché li ho nominati!

“Già, perché scateni in me sempre questo irrazionale bisogno di baciarti?”

 

La giornalista radiofonica Alison West ha, davanti a sé, l’opportunità della vita. E, come tutte le occasioni imperdibili – quelle che, proprio come i treni, passano una volta e una soltanto –, è difficile da guadagnare. E deve lottare nientepopodimeno che contro il suo collega odioso, quello a cui avvelenerebbe (mi piace pensarlo) il caffè la mattina. Il capo ha messo le cose in chiaro: il primo fra i due che intervisterà la star Felix Evans – in arte The King – potrà condurre un programma radiofonico totalmente da solo.

Beh, niente di difficile, no?

Oddio, in effetti sì, visto che The King – dopo essere sparito dalle scene per molto, troppo tempo, senza dare spiegazioni di sorta – è tornato alla ribalta negando qualsivoglia contatto con stampa and company.

Alison è disperata. Come farà? La voglia di farcela, di rincorrere quel sogno tanto agognato e afferrarlo a piene mani è troppo forte per arrendersi. No, troverà un modo. Si imbuca, grazie a un aiutino, a un evento dove il grande Evans è presente e farà in modo di farsi notare.

Ma cosa accadrebbe se la sua bellezza eterea non sfuggisse alla rockstar?

Cosa accadrebbe se – sebbene non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura – l’uomo se ne sentisse attratto sin dal primo momento?

Cosa accadrebbe se lui la avvicinasse con i suoi metodi così bruschi, da bambino viziato?

Lei sarebbe disposta ad accettare una sera di sesso – una sola, o forse no – pur di avere quell’intervista e il posto di lavoro sicuro?

E se – un altro quesito, perdonatemi, ma ce ne sono tanti in questo testo vincente – anche lei sentisse, nonostante un inizio definibile burrascoso, le farfalle sullo stomaco?

Mentre lo tocca, infatti, il cuore di Alison salta dei battiti. Quando lo guarda, i suoi occhi non vedono che lui. Nonostante la paura di fidarsi. Nonostante la voglia di dimenticare. Nonostante il primo incontro dalla dolcezza, ehm, discutibile.

Ma questo è solo il primo step. Cosa accadrà, tra loro, dopo quella prima notte di sesso?

“Ti tormenterò nei sogni, sarò costantemente nei tuoi pensieri e non ci sarà nessun altro capace di soddisfarti perché il tuo corpo chiamerà soltanto il mio. Tu mi vuoi, baby, ma sei troppo testarda per accettarlo. Tieni a distanza tutti coloro che rappresentano per te un pericolo… E io sono fra questi.”

 

Ahi, ahi, l’amore. L’amore è bello e poi è un casino. L’amore è dolce e poi è duro. L’amore è fantastico e poi è cupo nero della notte. L’amore è tutto e niente. L’amore… L’amore vale tutto. Sempre. Comunque. Batte l’orgoglio, batte la noia, batte la rabbia. Per fortuna, direi.

Alison è onesta, dolce, caparbia ma anche malleabile, carina, sensibile. Felix è stronzo ma solo in apparenza, tormentato, triste e aggressivo. Sono compatibili? Non sembrerebbe. E poi sì, può sembrare. E poi di nuovo no, e sì, e no.

La Corte è brava a tenerci in sospeso. Con la sua scrittura fluida, ci permette di fare un viaggio nell’uomo tenebroso – così di moda oggi – che ha segreti a non finire e che non accetta che qualcuno lenisca le sue lacrime; un personaggio così virile e maschio, così forte e determinato da pensare di non potersi permettere un attimo di fragilità. Entriamo anche nella testa e nei comportamenti di Alison, che invece – anche lei triste per una perdita importante ancora da metabolizzare – è bella ma umile, dolce ma non sciocca, modesta ma testarda e talentuosa.

“L’amore rompe gli argini, mi riempie di speranza e ammetto con me stessa che nessuna dichiarazione può essere più intensa di questa. Se non è amore, come definire questa tempesta che mi sta travolgendo e che vedo riflettersi anche nei suoi occhi?”

 

In questo libro, viene affrontato anche un altro problema piuttosto attuale: l’uso di droghe per “dimenticare”, per “perdersi”, per non pensare, e il faticoso percorso per liberarsi di questa piaga. Ben riusciti e raccontati a tutto tondo, anche i personaggi secondari. Lucy e Adam cercano in tutti i modi di mettersi tra Alison e Felix, spesso creando delle crepe.

Direi da leggere, assolutamente. È un romanzo leggero ma allo stesso tempo pesante – in senso buono.

Bello.

 

Titolo: Love me, baby

Autrice: Simona La Corte

Editore: Dri editore

 

Federica Cabras

Ventiseienne, grande sognatrice. Legge per 12 ore al giorno e scrive per le restanti 12. Appassionata di cani, di crimine, di arte e di libri. Dipendente dalle paste alla crema. Professione, giornalista.