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Giada Prandi, “La mia verve comica calata nelle tragedie” | INTERVISTA

Non è facile riuscire a coniugare sorriso e dramma nello spazio di due pagine di copione, ma è uno sforzo che talvolta capita ed esalta gli artisti. Ne sa bene qualcosa Giada Prandi, attrice di teatro, cinema e televisione che sta assaporando un melodramma forte e crudo, un po’ lontano dai suoi canoni artistici e talvolta umani che contraddistinguono la sua carriera e il suo carattere. Infatti la sua Lisa in “Io ti cercherò”, fiction di successo di Rai 1 in onda dallo scorso lunedì 5 ottobre, restituisce una realtà drammatica che sa quasi di sfida dopo tante opere tragicomiche portate in scena da circa 20 anni.


“E’ un personaggio interessante– ci spiega in un’intervista telefonica realizzata pochi giorni fa – accogliente e affettuosa nei confronti della sua famiglia ma anche dolce e riservata”. Un doppio binario interpretativo, insomma, che la fa auto-definire “un ponte e un argine fra i due fratelli”, che, come si è già ben notato dalle prime due puntate, hanno un rapporto burrascoso: “cerco di avere la battuta pronta ma anche un gran pudore nei confronti del dolore di Valerio (Alessandro Gassman). E infatti il suo personaggio, ancora ai margini della fiction di Tavarelli, si evolverà e verrà fuori per il gran finale previsto fra poche settimane. Ma quel che rimane di questa esperienza per l’attrice di Latina e cresciuta artisticamente a Roma è l’ambiente cinematografico che ha circondato il prodotto, dal cast d’eccellenza, in grado di aderire perfettamente al coraggio della produzione per il tema trattato, fino alla fotografia “sporca” e inedita per contestualizzare al meglio il tipo di storia e alla regia precisa di Tavarelli che, di fatto, “parla a molte generazioni”.

Da questo mix, Giada Prandi ha effettuato quel sopracitato sforzo artistico, calandosi con grande naturalezza nella quotidianità di questa donna mite e impegnata negli ospedali come infermiera e pronta a sprigionare tutte le sue angosce per una tragedia familiare, raggiungendo così quel suo obiettivo artistico che si va a racchiudere proprio nella capacità di sfumatura all’interno dello stesso personaggio. E infatti, non a caso, uno dei suoi modelli artistici è proprio Jasmine Francis nel film di Woody Allen “Blue Jasmine” che ingloba tanti piccoli mondi nel medesimo corpo e che concretizzerà, almeno idealmente anche con la sua versione di Anna Cappelli, opera teatrale di Annibale Ruccello in preparazione per i prossimi mesi dopo lo stop forzato del Covid. In tale “sfida”, però, il dramma si avvicenderà nel corso dei suoi fallimenti, giungendo all’esaltazione della follia e dei lati più oscuri della mente. Nel frattempo l’attrice, in grado pure di rivestire ruoli brillanti e divertenti a teatro ispirati alla mitica Monica Vitti (“Scritto apposta per me”, “Bentornato presidente”, “L’amore ai tempi di Shrek”) , di insegnare recitazione e dizione nella sua Aut-Out Academy, sarà sulla tv a via cavo, anzi sul web, per l’attesissima serie fantasy lanciata da Disney + “I cavalieri di Castelcorvo”.

Qui Giada sarà la zia Margherita, un personaggio auto-definito “pazzerello” che farà da sfondo e da traino per le avventure dei 4 ragazzi, grazie ai suoi atteggiamenti naif e sui generis che nascondono di fatto la natura misteriosa del paese: “manterrà un grado di complicità e avvalorerà l’amicizia fra i protagonisti, seppur ami parlare molto e vivere nel suo mondo”. L’attesa, rispetto all’opera teatrale sarà calcolata in appena un mese, visto che sarà disponibile a inizio Novembre.

Luca Fortunato

Nato con la 'penna' all'ombra del Colosseo, sono giornalista pubblicista nell'OdG del Lazio. Accanto alle cronache del mio Municipio con il magazine La Quarta, alterno le mie passioni per la musica e il calcio, scrivendo per alcune testate online (M Social Magazine e SuperNews), senza dimenticare il mio habitat universitario. Lì ho conseguito una laurea triennale in Comunicazione a La Sapienza e scrivo per il mensile Universitario Roma. Frase preferita? "Scrivere è un ozio affaccendato" (Goethe).