L'IRRIVERENTERUBRICHETELEVISIONE

Dalle fallimentari scuse di Iconize al ciclone Franceska Pepe del GFVIP: artisti si nasce, non ci si improvvisa!

Qualche tempo fa, dietro le quinte di una delle trasmissioni televisive più in voga degli ultimi anni, mentre ero intento ad osservare il patinato mondo dei Vip, Ivan Roncalli, uno degli autori più originali e all’avanguardia che avrete la fortuna di incontrare in questo vasto, variegato e avariato universo della tv, in una delle nostre conversazioni mai avvenute, mi ha ricordato quanto sia importante al giorno d’oggi essere costantemente in linea con se stessi, poiché quello che tormenta la società moderna è l’incertezza derivata essenzialmente dalla trasformazione dei suoi protagonisti, che passano da produttori ad essere dei perfetti consumatori e fruitori di tutto ciò di cui al momento me ne infischio.

Questa settimana, nel bel mezzo di un clima “autunno-invernale” dove il divano, la coperta e il telecomando sembrano diventare i nostri migliori e più graditi amici, avrei voluto assistere a qualunque cosa fuorché a quei soliti teatrini studiati ad arte che mi fanno venir voglia solamente di far zapping tra i canali.
Nei giorni scorsi, difatti, al Grande Fratello Vip di interessante si sarebbe verificato poco o niente se non fosse stato per l’eliminazione a furor di popolo di Myriam Catania. Non so cosa ne pensiate voi, ma il solo sentirla parlare mi fa venire l’orticaria, anche perché, se da un lato a detta sua Franceska Pepe avrebbe una voce cacofonica, dall’altro, a discapito dei numerosi anni dedicati agli studi di dizione, a mio avviso la sua non è certo da meno!

Spulciando qua e là tra le notizie più recenti che non avrei voluto né leggere né ascoltare per nessuna ragione al mondo, mi sono chiesto perché, e non mi stancherò mai di ripetervelo, c’è gente in giro che è disposta a diventare “chiunque” pur di essere “qualcuno”, sebbene non sia, in realtà, un bel niente?! E pensare che in passato bisognava avere dei meriti, per essere considerati “importanti”!  Marco Ferrero, meglio noto come Iconize, in seguito alle sconcertanti rivelazioni fatte da Soleil Sorge in merito alla messinscena da lui architettata per attirare l’attenzione su di sè, avrebbe dovuto riportare la sua verità, o chissà, magari l’ennesima bugia, in diretta tv a Live – Non è la d’Urso. Nondimeno, ha scelto vigliaccamente di trincerarsi in un primo momento dietro un silenzio tombale per poi, subito dopo, sfogarsi in lunghi videomessaggi di scuse sui suoi account ufficiali che hanno lasciato molto a desiderare. Con quale coraggio ti ergi a paladino e convinto sostenitore della comunità LGBT, se in precedenza non hai fatto altro che infangarla?! Della serie, la toppa è peggio del buco! E così, tra un fallimentare tentativo di suscitare pietà dopo averla fatta e i suoi deliri di onnipotenza a suon di “avete aumentato il bullismo e il cyberbullismo contro di me”, passando infine per le allusioni all’autolesionismo e ad un’apparente infermità mentale, Iconize è il chiaro esempio di cosa succede quando si decide di assecondare la propria sete di notorietà, ossia è finito col trasformarsi in martire delle sue stesse bugie. Pare che ora voglia ritirarsi a vita privata fino a data da destinarsi, e se nel frattempo cambia nome, cognome e città, non fa un euro di danno a nessuno!
La cosa di cui non riesco ancora a capacitarmi, è come determinati individui riescano a godere di un inaspettato successo. Ma sarà del tutto meritato?! Se lo è chiesto persino Barbara d’Urso che in quel di Cologno Monzese a Pomeriggio 5 ha ospitato un’altra grande categoria di “social stars”, che però va al di là di tutti quei santoni, millantatori e mistificatori a cui siamo abituati e nei confronti delle quali mi sento in dovere di spezzare una lancia a favore. Non so se la loro sorprendente popolarità se la siano guadagnata, sta di fatto che purtroppo è figlia del nostro tempo e alcuni di loro sono l’esatta rappresentazione di chi è riuscito a farsi strada grazie alla propria genuinità. Katuxa Close, Angela Da Mondello, Loredana Fiorentino e chi più ne ha, più ne metta. Per carità, non mi sto mica riferendo a cantanti, attori o ballerini professionisti, ma a persone “normali” che comunque riescono a strapparci un sorriso in questa valle di lacrime al sapore di favole targate Zagarhollywood!

Per concludere, affiancata dalla bellezza di Matteo Alessandroni, dalla simpatia di Sgrodolina, dalla sfacciataggine di Daniele Pompili, naturalmente dalla mia impagabile interpretazione e dalla bravura di Filip Simaz che ha curato le coreografie e ideato gran parte delle scene del videoclip girato da Ilaria Verona e che accompagna il brano, Wanda Fisher si è riscoperta più “Favolosa” che mai e, presso i Parioli di Milano, ha presentato il suo nuovo singolo prodotto, arrangiato e mixato da Giovanni Cocco (Cv Music Label) eispirato alla colonna sonora del famoso locale rainbow toscano Mama Mia. Un autentico inno all’autostima e un sincero invito ad accettarsi con annessi pregi e connessi difetti, a qualsivoglia età e in ogni occasione.

D’altronde, artisti si nasce, al massimo, coi tempi che corrono, ci si improvvisa!

Simone Di Matteo

Simone Di Matteo, curatore della DiamonD EditricE, autore, scrittore e illustratore grafico è tra i più giovani editori italiani. I suoi racconti sono presenti in diverse antologie.Nel 2016 partecipa con Tina Cipollari alla V edizione del reality show Pechino Express in onda su Rai2 formando la coppia degli Spostati. Dopo Furore (tornato in onda in prima serata su RAI2 nel marzo 2017) 
è tra gli ospiti del nuovo esperimento sociale in onda su Rai4 Social House. Attualmente è impegnato in una missione segretissima a favore della pace nel mondo. Web: www.simonedimatteo.com