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Fabrice Pascal Quagliotti da tastierista dei Rockets a solista, ci racconta “Parallel Worlds”, il suo omaggio a Ennio Morricone | INTERVISTA

“Ricordo che da bambino avevo due sogni. Il primo era quello di fare l’astronauta, mentre il secondo era quello di fare il musicista. Alla fine sono diventato un musicista space.”


Ed è cosi che inizia la nostra chiacchierata con Fabrice Pascal Quagliotti, tastierista dei Rockets, band che unisce il rock all’elettronica con un immagine futuristica.


Nononstante Fabrice sia impegnato con i Rockets (il cui ultimo album “Wonderland” è uscito lo scorso anno), ci racconta: ” Erano già quattro o cinque anni che avevo voglia di fare un album da solista. Nasce cosi “Parallel Worlds”.
Album questo omaggio a Ennio Morricone, in cui ogni canzone racconta una storia.
“Parallel Worlds”, spiega Fabrice, “Non sarà l’unico, a questo ne seguiranno altri.”
Cosi per la nascita del suo progetto, Quagliotti richiama l’amico e collega Frederick  Rousseau  esperto dell’ascolto e co-compositore cinematografico molto richiesto.
Nella vita delle volte queste strade parallele (come i mondi parelleli)ricorrono sempre”, spiega Frabrice: “Ho avuto fortuna vero, ma me la sono anche cercata.”

Parallel Worlds è il suo primo album da solista, omaggio a Ennio Morricone. Un album strumentale dalle ispirazioni cinematografiche, in cui ogni canzone racconta(attraverso la musica), una storia.
Erano già quattro o cinque anni che avevo voglia di fare un album da solista, però visti i miei impegni con i Rockets, non mi sembrava il momento. Finito Wonderland (che ha decretatao la chiusura della mia carriera con la band, con il quale mi riuniro solo per concerti), ho iniziato a lavorare al mio progetto…Parallel Worlds. Album questo che rappresenta ciò che vorrei fare da grande, ovvero scrivere musiche per i film. In questo album, troverete cosi 14 tracce o meglio 14 ipotetiche colonne sonore.

Album come omaggio a Ennio Morricone. Perché?
Sin da quando ero piccolo, ciò che mi affascinava nei film era la colonno sonora e la musica che veniva inserita all’interno dei film. Crescendo poi, ho sempre seguito il lavoro di Morricone e lo ritengo il miglior compositore degli ultimi 80 anni. Le sue musiche hanno reso i film molto più importanti di quello che sarebbero stati senza la sua colonna sonora. Essendo per me un grande maestro, mi sembrava doveroso. Diciamo un piccolo ringraziamento.

Quattordici musiche dalle ispirazioni cinematografiche che arrivano dritte al cuore di chi le ascolta. Ma  quali tra queste le arriva dritto al cuore di Fabrice?

Tutte hanno questa forza di arrivare al mio cuore, sono affezionato a tutte, ma se proprio dovessi scegliere, lo farei per Princess, dedicato a mia moglie. Un brano che inziai a scrivere ben 14 anni fa, ma ero impegnato con i Rockets e non era adatto alle loro sonorità, quindi lo chiusi in un casseto. È stato il primo brano che ho ripreso una volta iniziati i lavori con il mio progetto. Un brano stile Morricone che ricorda “Il Pianista sull”oceano”, con una musica un po’ malinconica, dove violini, pianoforte, violoncelli e contrabasso creano la magia.
Brano che ho avuto il piacere di fare con il mio amico d’infanzia Frederick Rousseau, un grande musicista, tastierista di Jean Michele Jarre e collaboratore stretto di Vangelis

Per tutti noi Fabrice Quagliotti è il tastierista dei Rockets, ma Fabrice e’ anche un ottima penna. Tale maestria è possibile trovarla nella prefazione di “Cielo la mia musica”, libro scritto dal Giornalista Leonardo Lodato. Prefazione in cui lei descrive la Musica come una forza che le permette di viaggiare lontano, senza limiti di tempo.
Diciamo che la musica se viene ascoltata come si deve e questo purtroppo non accade più, ha la capacità di trasportarti in luoghi diversi.

Questo viaggio che lei fa attraverso la Musica e con la Musica, in quali Parallel Worlds la condurrà?
Sicuramente in mondi diversi dettati dal tuo umore e dai sentimenti che si provano al momento dell’ ascolto. Personalmente la musica mi renderà per sempre un Peater Pan, perché riesco a sognare ad occhi aperti grazie ad essa. Non potrei vivere senza musica.

Il Peater Pan che è in lei è riuscito a realizzare i suoi sogni trovando poi così la sua “ISOLA CHE NON C’È?
Quando aveavo cinque anni sognavo di fare due cose: l’astronauta e il musicista. Alla fine ho fatto il musicista space(sorride), quindi sono riuscito in pieno nel mio sogno. Ho avuto fortuna, ma me la sono anche cercata. Quando avevo diciotto anni ebbi una proposta vantaggiosa di lavoro, ma nel frattempo ebbi una l’opportunità di far parte dei Rockets. Ero giovane e volevo rischiare. Nella vita sai delle volte queste strade parallele (come i mondi paralleli) ricorrono sempre. Quindi i miei sogni da ragazzo si sono realizzati.




Rosa Spampanato

Rosa Spampanato anni 38. Amante della scrittura. Articolista per M Social Magazine Articolista per il Quotidiano LaSicila Collaboratrice per il Magazine Cherrypress Collaboratrice per la Testata Giornalistica VanityClass Sezioni di Riferimento Cinema TV Musica