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DOMENICA LIVE, il trash siamo noi!

Barbara D’Urso lenisce tristezze e frustrazioni

La domenica è bella e sacra nei suoi rituali, specialmente in Italia. Nelle stagioni, tutte e quattro, ormai a temperature mediterranee, possiamo permetterci di godere di questo meraviglioso giorno di riposo. Ma, su cosa si basano le nostre scelte domenicali, ossia quali sono i presupposti mentali con i quali decidiamo cosa fare la domenica? Possono essere molti, ma si riducono ad un’essenziale situazione: noi scegliamo cosa fare la domenica in base al nostro modo di vivere la quotidianità settimanale. In altre parole, le emozioni, i pensieri che abbiamo e le azioni che compiamo sono alla base delle nostre scelte.

Dunque, se 2 milioni di telespettatori italiani decidono di restare incollati al teleschermo per vedere Domenica Live con Barbara D’Urso, significa che durante la settimana sono proiettati già nel suo salotto per ascoltare e ammirare gli ospiti che ha in studio, lo stile con cui li intervista, e come li intrattiene.

Tutte cose che, a questi non pochi milioni di telespettatori, piacciono e nelle quali si identificano, perché la nostra mente osserva, vede e costruisce tutto ciò che desidera. Dunque, la D’Urso realizza in un pomeriggio di domenica tutte le soluzioni alle frustrazioni quotidiane di questi spettatori, che potranno confrontarsi con uomini e donne di successo o meno, emanando un sospiro di invidia o di sollievo in base alla situazione.

Dunque, anche se quello della D’Urso viene definito un programma trash, in realtà il trash è la vita quotidiana di coloro che attendono di trascorrere la loro domenica in sua compagnia. Lei fa la napoletana, nel meglio e nel peggio, come avviene ad un milanese, anche lui nel meglio e nel peggio. Certo, vi sono anche telespettatori, anziani, che non possono fare altrimenti che restare incollati alla televisione, ma possono comunque scegliere il programma da vedere. Se amano la D’Urso, significa che hanno bisogno di ascoltare e vedere in televisione esattamente ciò che la D’Urso propone.

Lei sarà anche brava, nel senso che sa vendere e vendersi, andando esattamente incontro alla moribonda situazione esistenziale di questa nazione. Forse, i telespettatori che la seguono si sentono meno moribondi se in televisione qualcuno rappresenta la loro stessa tristezza, rabbia e desolazione. E così, la nostra Italia procura soldi ad alcune persone, ma in differita e lentamente uccide quei pochi neuroni di possibili elettori.

E via così… #sempremeglio o #semprepeggio?


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Alessandro Bertirotti

Docente universitario e Visiting Professor di Anthropology of Mind presso la Universidad Externado de Bogotà, Colombia

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