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ALAN PALMIERI, station manager di RADIO NORBA – Conosciamolo Meglio!

ALAN PALMIERI, station manager di RADIO NORBA
Quando il professionista e l’uomo
si fondono per creare un valore aggiunto sul mercato radiofonico e televisivo

Era una promessa (mantenuta) della Radio, colui che avrebbe dovuto “mandare in pensione” molti speaker della vecchia guardia. E invece dopo essersi divertito anni a trasmettere per alcuni dei network più forti della penisola, ha fatto un salto ancora più lungo, diventando il Direttore Artistico della realtà radiofonica NON nazionale, capace di far impallidire diversi network con i suoi ascolti: Radio Norba!

Il sottoscritto ha una grande ammirazione verso il protagonista di questa settimana, oltre che un debito, per avergli lasciato in eredità uno dei programmi “radiovisivi” più fighi della metà degli anni 2000, ovvero “I LOVE CONSOLE”.

L’anima è Salentina, il certificato di nascita Svizzero e la ribalta, più che mai nazionale, grazie ai BATTITI che ci ha fatto sentire per tutta l’estate in Tv.

Signore e Signori, MUSIC FIRST. A voi Alan Palmieri.


E’ un piacere ritrovarti e averti anche rivisto in TV! Dì la verità, covavi questo momento da tempo o è arrivato quando ormai non ci pensavi neppure più?

Piacere mio Fabio!! Amo il mondo della radio e della tv. Godo tantissimo nel contribuire a fare prodotto ed a generare valore. Ci sono dei momenti in cui mi piace esserci in prima persona da conduttore ed altri in cui preferisco lavorare per valorizzare i colleghi. I due momenti spesso coincidono come nel caso di Battiti Live. La TV, cosi come il management fanno parte di un naturale processo di crescita e di investimento su di me e su ciò che mi circonda. Ho fatto la TV a vent’anni a Telenorba con Battiti che all’epoca era uno show musicale fatto in studio con il pubblico e continuo a farla nella versione di piazza sempre con Battiti ogni estate.

Sei stato a 105, ad Hit Channel ed Rtl 102,5. Quale di queste esperienze ti è mancata di più in questi anni?

Ad essere sincero nessuna delle tre perchè ho continuato a frequentare e sentire i colleghi delle “Tre Marie” con cui ho mantenuto un rapporto basato sull’affetto, sulla stima e sullo scambio di know how. In realtà è come se non fossi mai andato via da Milano e dalle radio nazionali in cui ho avuto la fortuna di lavorare. Fanno parte di me. Sono il mio passato ed il mio presente perchè continuo a sentirle di famiglia ed a sentirmi di famiglia.

Nel 2005 mi lasciasti in eredità “I LOVE CONSOLE”, format al quale tenevi molto e la cui frase di riferimento era “RISPETTA SEMPRE LA MUSICA”. Oggi dopo 12 anni, credi sia ancora così importante rispettarla oppure ci sono cose più fondamentali?

Per chi fa il nostro mestiere, la musica diventa uno stile di vita. È flusso, anima. Quando conduciamo o “semplicemente” ci intratteniamo con qualcuno, i tempi, il ritmo e l’intonazione sono tutte componenti originariamente appartenenti alla musica. Quindi, Music first!

Hai lasciato Rtl quando stavi per diventare papà, ma se la tua compagna ai tempi non fosse stata in dolce attesa, avresti accettato di diventare lo Station Manager di Radio Norba e abbandonare la ribalta nazionale?

Sentivo un forte bisogno di ripartire sia dal punto di vista familiare che dal punto di vista professionale. Rischiando di passare per ruffiano usando una frase ad effetto, ti direi che dietro ad un professionista ci deve essere per forza un uomo. E l’uomo a volte scappa via da qualcosa, si illude di qualcos’altro e così piano piano arriva un momento in cui ha bisogno di integrità, di radici, di famiglia e di se stesso. Nei limiti del possibile, cerco di fare quello che mi riesce meglio e mi fa stare meglio. Ed ho anche capito cosa “non è ca*** mio” e questo mi permette di risparmiare energie e capire meglio il mio valore e quello degli altri.

A proposito di Norba: ma qual è il segreto di questa Radio, che da anni fa crepare d’invidia diversi Network nazionali?

Pensare in grande con i mezzi che si hanno a disposizione. Quello che ho imparato negli anni di gavetta e di lavoro lo metto a disposizione dell’ azienda per cui lavoro e la sintonia con l’editore, i collaboratori, i conduttori, i fonici ed i tecnici fa il resto. Dieci anni fa sono partito da un presupposto di base: se abbiamo le strutture, i materiali e la capacità, per quale motivo non dovremmo poter fare meglio di altri? Questo, il fronte interno. E poi c’è quello esterno. La meravigliosa opportunità di poter chiedere a dei grandi professionisti dei consigli ed in alcuni casi attivare delle collaborazioni, delle consulenze. Il mondo brulica di saggi e persone di cuore che hanno tanto da offrire.

Lo Speaker che avresti voluto portare o tutt’ora vorresti portarti a Radio Norba

Federico L’Olandese Volante. Ma è già da noi!! E poi, anche per un sola giornata, riporterei a casa tutti i talenti cresciuti con Radionorba negli anni.

In Tv sei bravo, almeno quanto in Radio. Ipotizziamo che domani ti chiamino per Sanremo, ma per un anno devi lasciare il tuo ruolo a Radio Norba… cosa pensi di fare?

Grazie! Beh, immagino sarebbero sei, sette mesi di impegno totalizzante. Essendo ben strutturati in azienda, con quello che Sanremo rappresenta per tutti, penso che sarei sostenuto sia dall’editore che dai ragazzi.

Il litigio più grande che hai avuto a microfoni spenti con qualche tuo collega?

Discussioni tante, litigi mai!! Con il Conte Galè a RTL alla ricerca del pelo nell’uovo per migliorare il programma. Non l’abbiamo mai trovato però…

Chi pensava di diventare Alan Palmieri 20 anni fa e cosa pensa d’essere diventato oggi?

Vent’anni fa sognavo di fare il conduttore specializzato in musica dance elettronica in una grande radio nazionale ed il dj produttore musicale di successo. Oggi faccio il conduttore, lo station manager, il direttore artistico ed il produttore radio e tv. Contentissimo di come vanno le cose. Se però quando lavoravo a Radio 105 o Hit Channel a 25 anni fossi anche riuscito a produrre un progetto musicale di successo…

Ultima domanda: cosa pensavi quando la gente alla tua frase “faccio il Dj”, ti rispondeva, E poi cosa fai“?

Partivo talmente dal basso che non me ne importava nulla. Sentivo di avere alla fine il sostegno da parte dei miei genitori e grazie a radio e serate ero finanziariamente indipendente già da piccolino e questo mi bastava per tenere a galla la mia dignità.

Grazie! Salutaci con uno sfogo che fino ad oggi hai sempre tenuto dentro.

Grazie a te Fabio! Il merito fa credito!! A beneficio dei giovani talenti e di chiunque altro a qualsiasi età e condizione sociale e ruolo, me e te compresi, senta di poter meritatamente aspirare a qualcosa in più.

 


Ecco il suo personalissimo VIDEO SALUTO…


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Fabio De Vivo

Nato a Napoli il 22 maggio 1982. Dj, speaker radiofonico, conduttore televisivo, autore, web content writer ora anche nella famiglia di M SOCIAL MAGAZINE con la rubrica “E POI COSA FAI?”

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