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BEBE VIO – Non chiamatemi BEBE, chiamatemi “ICON” – Icona di stile, carisma e semplicità

 

BEBE VIO – Icona di stile, carisma e semplicità

Chiudiamo gli occhi per un attimo e voliamo molto lontano. Improvvisamente ci troviamo catapultati a Washington DC, cittá di un presidente molto discusso, ma che é stata anche la casa di una regina per eccellenza dell’eleganza: Jackie Kennedy. Lei ci ha insegnato come essere chic senza impegno. Ecco, ora ritorniamo al presente e così come allora riconosciamo nelle sale maestose della Casa Bianca quel sapore di eleganza che sembrava ormai perso da tempo e tutto questo grazie alla nuova musa di Dior: Bebe Vio.

Per quei pochi che non lo sapessero, ripercorriamo alcuni momenti importanti della sua vita e della sua carriera.

Nata a Venezia nel 1997, pratica scherma fin dall’età di cinque anni e mezzo. All’età di 11 anni viene colpita da una meningite fulminante che le causa un’estesa infezione, con annessa necrosi ad avambracci e gambe per cui si rende necessaria l’amputazione.

Fin da subito tutti capirono che lei peró aveva una marcia in piú, infatti circa un anno dopo l’insorgenza della malattia riprese l’attività sportiva, anche agonistica, come schermitrice grazie a una particolare protesi progettata per sostenere il fioretto.

Oltre ad essere spesso testimonial delle attivitá paralimpiche in generale, Bebe é testimone di come la femminilitá é una cosa innata al di lá di qualsiasi limite fisico.

Il 18 settembre 2016 ha sfilato come portabandiera dell’Italia in occasione della cerimonia di chiusura della XV Paralimpiade di Rio 2016 e da quel momento é stato evidente al mondo intero che la bellezza di questa donna fosse incontenibile.

Questo suo spirito e il suo forte carisma le hanno permesso il 18 ottobre 2016 di far parte della delegazione italiana alla cena di Stato alla Casa Bianca, l’ultima offerta dall’amministrazione Obama.

Impossibile resisterle come dimostra Barack Obama, con il quale Bebe si è scattata un selfie sempre vestita in un romantico abito bianco di Dior. Ma i giochi di stile di Bebe non finiscono qui: ci sono la giacca tecno di Arthur Arbesser, che la ringrazia nei commenti sotto il suo post, o il giubbino di cuoio nero, l’abito blu per il matrimonio o la giacca verde smeraldo, il cappellino di lana buffo e la camicia bianca informale… Insomma a 20 anni bebe si diverte a giocare con i vestiti proprio come ogni ragazza della sua età. Lo fa esattamente come lo faceva la Kennedy arrivando con il sorriso e senza mai ostentare la sua bellezza.

Ormai è un’icona. Bebe è una delle 5 testimonial mondiali, una per ogni continente, per la campagna di sensibilizzazione a favore dei vaccini contro la meningite.

Sia ben chiaro, icone non si diventa senza uno stile ben preciso che ti contraddistingue e nel caso di Bebe Vio possiamo trarre delle vere e proprie lezioni di moda che stanno diventando riferimento per donne di ogni etá.

Ora Bebe ha davanti a sè ancora una lunga carriera anche se in quanto a charme potrebbe giá scrivere una trilogia che si potrebbe intitolare “Non chiamatemi Bebe chiamatemi Icon”.

Dall’8 Ottobre alle 17:45 la troviamo su Rai Uno per circa un’ora con il suo programma “La Vita è Una Figata!” e stasera ospite di Fabio Fazio a “Che Tempo Che Fa”