Mentana e Chiambretti: Un Dialogo sull’Informazione Contemporanea

Questa sera, a Matrix, Enrico Mentana ha offerto una stimolante riflessione sul panorama informativo attuale durante un’appassionante conversazione con Piero Chiambretti. Il celebre giornalista ha evidenziato la profonda trasformazione del giornalismo televisivo degli ultimi dodici anni. Negli anni ’90 e nel nuovo millennio, i programmi di approfondimento politico e sociale iniziavano nel primo pomeriggio; oggi, invece, il dibattito pubblico è incessante, con una sovrabbondanza di trasmissioni che trattano gli stessi temi. Questa saturazione informativa ha inevitabilmente modificato il modo in cui il pubblico assimila le notizie. La presenza di numerose reti che coprono gli stessi argomenti crea una sorta di competizione, generando un panorama mediatico complesso. Mentana ha scherzosamente paragonato l’ambizione di ogni conduttore a quella di avere il “doppio lavoro” di un Gasparri, sottolineando l’influenza politica nell’ambito televisivo. Riferendosi al longevo successo di Bruno Vespa, Mentana ha ironizzato sul suo “segreto”: il contratto. Chiambretti ha incalzato Mentana sul rapporto tra la Rai e la politica, ricevendo una risposta pragmatica: “La Rai riflette il potere politico al governo, sia esso di centro-destra o di centro-sinistra. A Mediaset, almeno, l’editore è uno solo”. Sul tema di Matteo Renzi, Mentana ha definito il suo stile “geneticamente bullo”, paragonandolo, per certi aspetti, a quello di Berlusconi, ma sottolineando le diverse strategie comunicative: mentre Berlusconi cercava consenso con la “carezza”, Renzi punta sulla dimostrazione di forza. La discussione si è poi spostata sullo sbarco di Giletti su La7, un evento che Mentana ha attribuito alle dinamiche di mercato e alla scelta del pubblico. Infine, riguardo ad un’eventuale candidatura a direttore della Gazzetta dello Sport, Mentana ha dichiarato il suo rifiuto, motivandolo con il rispetto per la memoria del padre, storico collaboratore del giornale. Mentana si è definito un uomo “dell’età della televisione”, evidenziando la sua preferenza per questo mezzo di comunicazione. A Urbano Cairo, ipotetico futuro candidato politico, Mentana ha ribadito l’invito già rivolto a Berlusconi nel ’93: “sta commettendo la più grande sciocchezza della sua vita”. Ha però riconosciuto a Cairo il merito di essere uno degli ultimi editori televisivi “puri”.