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Salviamo Maria! La presentatrice minacciata per il trono omosessuale

Tutti coloro che mi frequentano sanno cosa penso di Maria De Filippi e la sua imprenditoria para-buonista. Una grande, grandissima donna d’affari, in una Italia che non sa più fare affari, se non quelli altrui. Ma, in quest’ultima capacità, direi che nessuno supera la Barbara nazionale, intendo la D’Urso. Ma questa è altra storia ancora.

Ho anche dichiarato, scritto, proprio in questo Magazine, cosa penso del pubblico che si incolla alla televisione per vedere questi due esponenti femminili così diverse fra loro, in apparenza. In realtà, sono molto simili nel garantire lavoro ad autori che tutto sanno fare tranne educare seriamente le persone ad un pensiero un poco più autonomo. Lo sappiamo, perché la gente consumi tutto ciò che non serve, è necessario proporre come indispensabile ciò di cui potremmo fare completamente a meno.

Detto questo, per la prima volta mi trovo a difendere la Maria. E perché?

In qualche cosa la nostra nazione cerca di evolversi sul serio, come nel caso dell’omosessualità. E non è certo merito della legge sulle unioni civili se i nostri ragazzi affrontano il tema con maggiore dimestichezza e minore stupore pruriginoso, che, invece, permane in molti perbenisti adulti.

La diversità è l’aspetto più interessante della natura, tanto nella fauna quanto nella flora, e la creatività del nostro pianeta è certamente più esaltante dei nostri giudizi morali sul comportamento sessuale delle persone. Inoltre, non dimentichiamo che quando ci risulta difficile pensare e riflettere sulle cose, preferiamo indignarci. È un modo per rassicurarci circa la nostra intelligenza, mentre in realtà utilizziamo la nostra mente per accorgerci quando l’intestino chiede di essere repentinamente svuotato.

Qui, nel mio Diversamente uguali. Noi, gli altri, il mondo, parlo ampiamente di quanto l’essere umano, specialmente quando ama, sappia superare qualsiasi differenza, muro e divisione. Mi riferisco, ovviamente, a situazioni in cui il nostro comportamento non offende l’integrità delle persone, il nostro sentire e quello altrui. Non parlo certo di amore se parliamo di pedofilia, che è una tragica patologia.

Ecco perché sentirsi minacciati per la presenza di un programma (personalmente non lo amo, né lo trovo divertente, sia per etero che per omo) in cui si propongono incontri omosessuali è davvero ridicolo, anche se tutto ciò testimonia la reale situazione italiana. In effetti, non dobbiamo dimenticare che coloro che con veemenza attaccano il comportamento sessuale altrui, vorrebbero solo avere il coraggio di fare ciò che a parole condannano.

Quindi, in realtà, gli omosessuali italiani finti etero sono molti di più di quelli che dichiarano di esserlo. Certo, sarebbe auspicabile tacessero, magari per conservare quel poco di dignità che nascondono alla loro famiglia.


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