Agnese Cacciola: Un’icona della musica dance italiana

Per molti DJ, alcuni dischi segnano un punto di svolta, indicando la direzione da seguire. Questi singoli rivelatori illuminano il percorso, confermando una vocazione. Ricordo il 22 maggio 1999, il mio diciassettesimo compleanno: con gli amici, assistetti a un concerto di Neja al Magic World di Napoli. Ero timido, ma determinato a lavorare con la musica e un microfono. Portai il vinile di “The Game”, terzo successo di Neja, per farmelo autografare; per me, incarnava l’apice della musica dance femminile italiana. “Restless”, “Shock” e “The Game”…tre successi consecutivi di quel calibro – ballate nostalgiche con un ritmo irresistibile – erano un evento raro. Neja firmò il disco, incoraggiandomi a credere in me stesso. Non mi conosceva, ma intuì la mia caparbietà, la mia ambizione. La sua voce, indimenticabile, risuona ancora oggi nei locali. Ecco perché ho intervistato Agnese Cacciola, che il 4 dicembre ha lanciato il suo nuovo singolo, “If It’s Love”, su New Music Internationale, disponibile su tutte le piattaforme digitali. Il tuo nuovo brano, “If It’s Love”, è già un successo radiofonico. Raccontaci la sua genesi. È nato dalla rinnovata collaborazione con il mio storico produttore, Pippo Landro, della New Music International. Quando trova brani interessanti, mi chiama sempre, perché dice che sono l’unica capace di interpretarli nel modo che desidera. Questo mi riempie d’orgoglio. Cos’è la Future Pop? Non amo categorizzare i generi; sono in continua evoluzione. Immagino intendano un pop contaminato da altri generi. A me piace o non piace un brano, indipendentemente dal genere. In questo caso, ho accettato la sfida di sperimentare qualcosa di diverso, magari rischioso, ma chi non osa… Il nome “Neja” evoca i tuoi grandi successi. Qual è il segreto della loro longevità? Le frasi ripetute, come un mantra, si imprimono nella mente, diventando tormentoni. Appena si dice “Restless”, la gente risponde “I know you know”; con “The Game”, parte il coro “turuppappapara”! La musica dance esiste ancora, o quella di oggi è una brutta copia degli anni ’90? Secondo me, è una bella copia, anche se definita pop commerciale, probabilmente perché più raffinata. Se potessi creare un album per raggiungere le vette delle classifiche, come sarebbe? Se volessi osare, farei un disco come Bjork; se puntassi al successo commerciale, come i Clean Bandit o Sia. Grazie a dischi come “Restless”, mi sono innamorato di questo lavoro. Sei consapevole di aver ispirato molti DJ e speaker radiofonici? Mi emoziona sempre sentirlo; mi riempie di gioia. C’era più meritocrazia 20 anni fa o oggi? Onestamente, non ho mai visto meritocrazia, né allora né ora. Vedo persone con capacità e prodotti discutibili che hanno successo, e viceversa. È il pubblico che decide, ma i media hanno abituato troppo alla mediocrità. La tua top 5 di dischi dance che hanno segnato la tua carriera? “Show Me Love”, “Unbreak My Heart” (Remix), “Better Off”, “L’amour Toujours”, “Rhythm Is a Dancer”. Sei spesso richiesta per serate revival. Ti infastidisce che la gente ricordi più i tuoi successi passati che la tua evoluzione artistica? Certo, ma il pubblico mi identifica con quei brani, e devo molto a quei successi; li voglio onorare. Chi è interessato a scoprire il resto del mio percorso, è il benvenuto. Raccontaci un aneddoto su una serata da incubo. Ce ne sarebbero mille… ricordo di essere inciampata all’ingresso sul palco, scoppiando a ridere e non riuscendo a cantare. Una volta mi hanno presentata come Alexia; un’altra volta mi si è staccato il cavo del microfono; altre ancora, hanno sbagliato o interrotto la base… vado avanti? Quando dicevo “faccio la cantante”, la gente rispondeva “e poi cosa fai?”. Cosa pensavo? Non voglio usare parolacce, ma il suffisso finisce con “-one”. Alcuni non capiscono il lavoro e l’impegno che ci sono dietro, se lo si prende sul serio. Sfogati su qualcosa che ti sei sempre tenuta dentro… Vuoi farmi litigare con qualcuno? Dico diplomaticamente che due colleghe mi stanno profondamente sulle scatole e le considero delle maleducate! Indovina chi? Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato sulle novità!