Nella categoria delle Nuove proposte che saliranno sul palco del prossimo ‘68° Festival di Sanremo’ troviamo Mirko Mancini, giovane e talentuoso cantautore romano, che imparerete però a conoscere sotto lo pseudonimo di Mirkoeilcane. Classe ‘ 86, Mirkoeilcane ha lavorato per molti anni come chitarrista in studio, suonato dal vivo con diversi artisti e composto colonne sonore.
Lo abbiamo intervistato…
Tanto per cominciare…come si chiama il tuo cane?
«In realtà vivo con un gatto, il cane non c’è ma non svelerò mai il perché di questo nome. Tutto è nato per gioco, ma ora mantengo il segreto! (ride; ndr) ».
Raccontaci la storia del singolo ‘Stiamo tutti bene’
« E’ nata nel periodo in cui mi ero avvicinato molto alle tematiche degli sbarchi degli immigrati. Mi informavo su internet, seguivo le vicende tramite i media. Le immagini erano forti. Una sera fuori da un locale romano, mi fermai a chiacchierare con un ragazzo straniero. Era stato protagonista di uno di quei viaggi terribili che siamo abituati a vedere in tv e per la prima volta, ne parlava con qualcuno. Raccontò la traversata drammatica, le difficoltà, il dolore, la paura, sfoderando un sorriso che gli andava da un orecchio all’altro, con la gioia negli occhi di essere ancora al mondo. Continuava a ripetere la prima frase che pronunciò all’arrivo in Italia, ovvero ‘stiamo tutti bene’. Corsi in macchina e cominciai a scrivere, di getto».
Dopo un cd omonimo (2017), decisamente interessante per essere un’opera prima, uscirà dopo la kermesse sanremese la tua nuova prova discografica. Sei in studio a registrare, immagino.
« Sì e ho la fortuna di lavorare con un produttore che, guarda caso…ha lavorato tantissimo con Paul Mc Cartney, un mio idolo. Il nuovo progetto sarà ricco e vario ma anche molto più allegro di ‘Stiamo tutti bene’, non temete! Ora siamo in fase di mixaggio quindi il mio impegno è praticamente finito».
«Leggere è sempre stata una passione immensa e spesso, dopo aver sfogliato qualche pagina, imbraccio la chitarra…».
Cosa facevi, prima di dedicarti interamente a questo mestiere?
«Per anni dopo la scuola ho fatto un po’ di tutto: barista, portiere di notte, autista… Oggi è arrivato il momento della rivincita ».
Passioni musicali?
«Hai presente quei 4 talentuosi ragazzi che attraversano le strisce pedonali di ‘Abbey Road’? Ecco. Come avrai capito, adoro i Beatles, la musica inglese, e i nostri cantautori, De Gregori, Dalla e Silvestri. Mi dicono che gli assomiglio molto, e la cosa non può che farmi onore!».
Parliamo di…donne. Quante nel tuo prossimo disco?
«Abbastanza grazie… (ride; ndr) ».
Ma sei single ora?
«Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Passiamo alla prossima domanda…» .
Veramente l’intervista sarebbe finita… se continuassimo a Sanremo?
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