La forza di Stella in “Io resto così” di Debora Scalzo

Stella, un’anima delicata e bisognosa di affetto, porta nel suo sguardo profondo la malinconia di una vita segnata da sofferenze e la sete di una felicità intensa e appagante. Le sue esperienze dolorose, tra cui periodi di depressione giovanile causati da abusi e ingiustizie subite, non hanno spento la sua innata capacità di risollevarsi, di ricostruire la propria esistenza e di abbracciare la gioia. Il suo percorso sentimentale è costellato da due amori significativi. Il primo, un legame tormentato e destinato a concludersi, lascia un segno indelebile, risorgendo in circostanze drammatiche. Nonostante l’intensità della sua relazione con Lorenzo, il suo cuore brama un legame diverso, più autentico. Questo amore, un turbine di passioni contrastanti – romanticismo e ardore, dolcezza e tempesta – è un sentimento indomito, capace di resistere persino alla morte, persino alle tenebre che si insinuano nell’anima, trasformando il giorno in una fredda notte interiore. Vincenzo, l’uomo che incarna per lei il senso stesso dell’esistenza, diventa poi simbolo di una profonda e desolata tristezza quando la sorte le infligge un colpo crudele. Stella, nel dolore, si trova nuovamente a dover lottare per non perdere la speranza e la luce che ancora risplende nei suoi occhi. La sua fragilità è controbilanciata da una straordinaria forza interiore. Nella narrativa di Debora Scalzo, la morte e l’amore si intrecciano in un racconto struggente. Ma è l’amore, in tutte le sue forme, che trionfa, rendendo la vita più ricca, preziosa, e eterna.