Giochiamo in ospedale: un’iniziativa per vincere la paura dei bambini

Un’iniziativa di grande rilevanza nazionale, “L’Ospedale dei Pupazzi”, coinvolge bambini e studenti di medicina in un’esperienza ludica che avvicina i più piccoli all’ambiente ospedaliero. Simulazioni di diversi reparti ospedalieri, allestite in centri commerciali e altri spazi pubblici, permettono ai bambini di superare la timidezza verso il camice bianco e l’ambiente clinico. In questa iniziativa, i piccoli pazienti sono rappresentati da pupazzi, e i dottori sono studenti di medicina che assumono il ruolo di “Medici Pupazzologi”. Abbiamo intervistato Valentina Gueli, responsabile locale del progetto a Chieti, per saperne di più.
L’iniziativa, fiore all’occhiello del Segretariato Italiano Studenti in Medicina (SISM) e dell’International Federation of Medical Students’ Associations (IFMSA), un’organizzazione studentesca internazionale apolitica, nasce dalla volontà di contrastare l’ansia che i bambini in età prescolare (3-6 anni) spesso provano nei confronti del personale sanitario e degli ospedali. Il pupazzo funge da tramite per avvicinarli a questa realtà. Organizzare un evento del genere richiede un impegno notevole. Gli studenti partecipanti seguono un corso di formazione, comprendente incontri con una psicologa e una pediatra, e sessioni pratiche per affrontare le diverse situazioni.
L’allestimento di ogni reparto è curato nei minimi dettagli per catturare l’attenzione dei bambini. La maggior parte dei genitori si mostra favorevole, ma alcuni, per motivi di tempo o diffidenza, preferiscono non far partecipare i figli. In questi casi, gli organizzatori cercano di spiegare l’importanza del progetto. Solitamente la curiosità prevale sulla paura: anche i bambini più riluttanti spesso si rivelano entusiasti, una volta catturata la loro attenzione. Anche un piccolo gesto, come una carezza o l’accettazione di un palloncino, rappresenta un successo.
Questa esperienza è formativa sia per i bambini che per gli studenti. Per gli studenti di medicina, in particolare, il progetto rientra in un percorso di formazione dedicato alla pediatria, un ambito delicato che richiede particolare attenzione. L’Ospedale dei Pupazzi offre loro l’opportunità di interagire con bambini in un contesto non clinico, più facile da gestire.