La metamorfosi di Pierpaolo Mandetta: dalla sofferenza al successo letterario

Pierpaolo Mandetta, autore di romanzi come “Cuore satellite”, “La legge dei lupi nobili” e la raccolta di racconti “Aperti di notte”, ha ottenuto un notevole successo con il romanzo “Dillo tu a mammà”, pubblicato da Rizzoli. Questo lavoro non è solo un punto di svolta nella sua carriera, ma rappresenta anche un percorso di crescita interiore e di comprensione di sé, un’esplorazione dell’amore adulto con le sue sfide e complessità. Il protagonista, Samuele, un giovane del Sud trasferito al Nord, deve affrontare la difficile confessione della sua omosessualità e del suo fidanzamento con Gilberto. Questo processo lo porta a confrontarsi con il suo passato, a fare i conti con i fantasmi del bullismo e a imparare a gestire le relazioni in modo maturo. Mandetta, con delicatezza e ironia, ci guida in questo viaggio emozionante, mostrando come la vera maturità non si limita all’età anagrafica, ma richiede un cuore grande e consapevole. La sua ultima opera, “Vagamente suscettibile Evolution. Come diventare blogger e vivere (in)felici”, è un ibrido tra diario personale e guida per aspiranti scrittori, arricchito dagli esilaranti post Facebook dell’autore. In questo libro intimo e sincero, Mandetta condivide il suo percorso di vita: dal bullismo subito a scuola ai primi amori, dalle incomprensioni familiari alle paure di inadeguatezza, dal coming out al raggiungimento dei suoi sogni, passando per successi, delusioni e la conquista di una solida relazione. La pubblicazione di “Dillo tu a mammà” e il successivo tour promozionale in Italia, hanno portato Mandetta a confrontarsi pubblicamente con il dolore del suo passato, un’esperienza emotivamente intensa ma appagante, consapevole di dare voce a chi ha vissuto esperienze simili. Questo ha ispirato la creazione di “Evolution!”, un progetto nato da cinque mesi di intenso lavoro e introspettivo. L’autore descrive questo libro come una celebrazione del suo percorso insieme ai suoi lettori, un’opera che susciterà risate e identificazione. Per Mandetta, condividere le proprie fragilità è terapeutico, un modo per sentirsi meno solo e per dimostrare che le “stranezze” individuali sono comuni a tutti. Il bullismo, per lui, non è stato solo un’esperienza di violenza fisica o verbale, ma soprattutto l’accettazione passiva di tale violenza, la mancata richiesta di aiuto e il conseguente senso di vittimizzazione. Combattere il bullismo, secondo Mandetta, significa rifiutarlo, incoraggiando i giovani a chiedere aiuto agli adulti di fronte all’ingiustizia. Il protagonista di “Dillo tu a mammà”, Samuele, rappresenta una sorta di alter ego dell’autore, con esperienze analoghe, ma in contesti temporali differenti. Entrambi hanno imparato a convivere con i cambiamenti inarrestabili della vita, imparando a crescere e ad accettare il proprio posto nel mondo. La pubblicazione con Rizzoli ha rappresentato per Mandetta la rottura di un lungo periodo di insicurezza e la conquista della fiducia in sé stesso, chiudendo un capitolo della sua vita caratterizzato dalla dipendenza dalle opinioni altrui. L’autore ha trovato nella condivisione della sua storia con i giovani lettori una profonda soddisfazione, toccando loro le corde del cuore e spingendoli a riflettere sulle conseguenze delle azioni e delle parole. Questo rapporto con il pubblico si estende ai social media, dove Mandetta cerca di colmare anni di solitudine, comunicando e interagendo con i suoi lettori. Il successo ha un prezzo, però. Lo stress accumulato, nonostante la gioia del contatto con i suoi fan, si è fatto sentire, portando l’autore a rivalutare priorità e ritmi di vita.