Quattro anni non sono poi moltissimi, e passano davvero in fretta. Eppure quattro anni, ma non quattro qualunque, bensì quelli dal 1966 al 1970 sono stati impattanti, prolifici, complessi, di rottura, per niente dettano “legge” ancora oggi.
Alla Fabbrica del Vapore a Milano c’è Revolution. Musica e ribelli 1966-1970, dai Beatles a Woodstock, la mostra che arriva direttamente dal Victoria and Albert Museum di Londra, portando oltre 500 oggetti-testimonianze di, canzoni, momenti abiti, film e personaggi, icone della rivoluzione appunto. Potrete vedere la tuta indossata da Mik Jagger, o i Missoni originali che guardavano al colore più sgargiante, le installazioni di Yōko Ono, la nascita del primo PC.
Il percorso espositivo è ricchissimo di oggetti e suddiviso in aree tematiche, che consentono anche di ragionare sugli scottanti argomenti dell’epoca, il tutto è condito da un allestimento quasi fumettistico, colore, luci riproduzioni degli scenari dell’epoca – come quando si attraversa il corridoio-via Carnaby S.- e suoni, tanti suoni, l’audioguida esce dal consueto e non ci “spiega” nulla, ma seleziona una serie di hit del momento con cui immergersi, ancor meglio, in questo viaggio virtuale. Il tutto culmina con una Woodstock exsperience, seduti su di un finto prato davanti a maxi schermi che seguono semi circolarmente la stanza scorrono le immagini delle folla che per tre giorni visse il concerto e il suono “a palla” delle chitarre di Jimi Hendrix, Joe Cocker e non solo, durante la performance.
Revolution. Musica e ribelli 1966-1970, dai Beatles a Woodstock
FABBRICA DEL VAPORE, Via Cesare Procaccini, 4 -Milano
ORARI
Lunedì: 15:00 – 20:00
Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica: 10:00 – 20:00
Giovedì: 10:00 – 22:00. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
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