FOODRICETTE

Cucina Regionale: Macco di fave, ricetta tipica siciliana

Il macco di fave, tra le più antiche e gustose ricette siciliane, è un autentico piatto della cucina povera contadina, già conosciuto ai tempi della Magna Grecia, citato in opere teatrali come alimento di grande nutrimento.

Il macco di fave si può realizzare nella maniera più originale, ossia con fave sgusciate e cotte in acqua leggermente salata con spezie aromatiche, oppure con varianti che lo rendono un piatto più ricco, come la pasta o la carne. Oggi andremo a realizzare la ricetta originale, quella che affonda le radici nella cucina più antica.

Ingredienti per 4 persone

fave secche (sgusciate), 300 grammi
finocchietto selvatico, un mazzetto
olio extravergine di oliva q.b.
sale e pepe q.b.

(a discrezione e piacimento, peperoncino, sedano, cipolla, pomodori)

Preparazione

 

La sera prima mettere ad ammorbidire le fave secche in acqua abbondante ma taluni non usano l’ammollo preventivo.

Pulire e sciacquare il finocchietto o le spezie che preferite, ma anche cipolla, sedano o pomodori, se graditi.

Sciacquare sotto l’acqua corrente le fave e metterle in una pentola di misura adeguata (sarebbe perfetto se fosse di terracotta) con abbondante acqua e poco sale. Aggiungere il finocchietto o le verdure scelte e far cuocere a lungo, coperto e a fuoco basso.

Quando le fave saranno cotte e già piuttosto sfatte, schiacciarle con un cucchiaio di legno per ottenere una consistenza densa e cremosa oppure un frullatore ad immersione per una crema più fine e stemperata.

Il macco è pronto per essere servito in tavola, caldo o tiepido, condito con olio e pepe nero macinato sul momento: un piatto semplice e saporito, dal sapore antico.

Curiosità: il Macco di fave in dialetto si chiama “maccu di fave”. La parola macco deriva dal verbo latino maccare, che significa schiacciare, con riferimento alle fave che vengono schiacciate a fine cottura.


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Monica Landro

Studi classici, una laurea in Lettere e Filosofia e un tesserino dell'Ordine dei Giornalisti. Questo è il CV in estrema sintesi. Ma quello che veramente mi descrive è l'amore per la musica, per i libri, il teatro e i viaggi. Amo cucinare le torte e prendermi cura delle mie piante. Odio i calcoli matematici, le percentuali e i problemi di geometria. Amo stare in mezzo alla gente ma amo ancora di più stare con me stessa. Amo la Sicilia, i suoi colori, sapori e tramonti. Ogni volta che la vita mi sembra difficile, cerco di raggiungere uno scoglio, mi siedo e ne parlo con il mare.