La musica elettronica da ballo: un genere in declino?

La musica elettronica da ballo: un genere in declino?

Un recente articolo di Noisey ha sollevato importanti interrogativi sullo stato attuale della musica dance elettronica (EDM). Diverse interviste a DJ di fama mondiale rivelano una crescente preoccupazione per il futuro del genere. Appare evidente una critica diffusa nei confronti della formula ripetitiva e della mercificazione dell’EDM, elementi che contraddicono l’essenza stessa della musica elettronica. La stessa identità di DJ EDM sta diventando un marchio da evitare. Le critiche più aspre sono espresse da figure di spicco: Carl Cox sottolinea la differenza tra la semplice popolarità e l’apprezzamento genuino della musica, evidenziando l’indifferenza di parte del pubblico. Bassnectar lamenta la trasformazione dell’EDM in un “triste carnevale”, una parodia di ciò che originariamente rappresentava. John Digweed si sofferma sulla difficoltà di conciliare la sua arte con le aspettative del pubblico EDM, preferendo un contesto dove la musica è apprezzata per la sua sostanza, piuttosto che per l’effetto superficiale. Annie Mac descrive l’EDM come un genere troppo codificato, che sacrifica l’originalità in nome del successo commerciale. Fatboy Slim prevede addirittura il suo collasso, paragonando il suo successo a un castello di carte, instabile e destinato a crollare. Infine, DJ Harvey critica l’eccessiva spettacolarizzazione e il distacco dall’aspetto musicale, evidenziando la mancanza di sostanza. Queste testimonianze di affermati professionisti della musica elettronica aprono un dibattito importante: l’EDM è destinato a svanire o riuscirà a reinventarsi?