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Ultimo, sul tema del Bullismo: non siate deboli e ribellatevi! Il tour a Maggio, da Bologna

In occasione del prossimo tour, in partenza il 4 maggio da Bologna, abbiamo intervistato Niccolò Moriconi in arte ULTIMO, per conoscere quante emozioni si nascondono dietro questi live che, quasi tutti sold out, si concluderanno con il Palalottomatica a Roma il 2 novembre e il Forum a Milano il 4 novembre.

Ci piace fare i complimenti a questo giovanissimo artista che nonostante abbia solo 22 anni, vanta una carriera decennale e un Disco d’Oro per l’album “Peter Pan”. Inizia a scrivere a 8 anni e a 16 propone la sua musica convinto di voler uscire dal coro.

Brillante e introspettivo Ultimo ci accoglie con molto garbo e gentilezza, ci racconta le emozioni dei suoi imminenti live e, parlando di Bullismo, si esprime con parole dure nei confronti dei deboli che incoraggia a tirare fuori le palle.

E’ in partenza il “Peter Pan Tour 2018” che propone ovviamente anche Il Ballo delle Incertezze, il brano con il quale hai vinto l’ultima edizione di Sanremo. Osservando la tua postura e il tuo modo di cantare non sembra tu abbia nulla a che fare con questo sentimento. Quello che arriva è maturità e consapevolezza. Tu come ti senti?

Intanto emozionato per il mio prossimo tour che è già Sold Out in quasi tutte le date. Sono giovane ma sperando di non peccare di presunzione, mi sento vissuto per quanto riguarda la mia interiorità. Sono un ragazzo che si fa mille domande, a volte forse troppo astratte e prive di risposte, ma in questa ricerca trovo il mio essere e il senso delle cose. Trovo risposte solo nello scrivere parole come quelle che ho portato a Sanremo e che mi hanno permesso di entrare in empatia con il pubblico.

Nel video del tuo singolo sanremese, che ha totalizzato oltre 13 milioni di views, vediamo un ragazzo che si distingue dal gruppo, quasi debole ed escluso. Di recente hai presentato e parlato dei tuoi amici e sembra tu abbia una compagnia che ti vuole bene e che rappresenta una seconda famiglia. Ti sei mai sentito escluso o diverso dal gruppo?

Per fortuna ho sempre avuto amici che mi hanno sostenuto, e al di là degli impegni tra scuola e studio della musica non mi sono mai sentito obbligato a fare nulla, soprattutto seguire il gruppo in quello che non mi interessava. Credo negli amici e voglio stare con loro ma non quando mi si richiede di fare cose che vanno contro la mia volontà.

Si dice che la felicità e la gioia in natura non esistano, dobbiamo andare a cercarle. Tu hai trovato questo nella musica?

Diciamo che la musica è una valvola di sfogo dove puoi lasciare ogni peso e depositare quello che senti in un foglio di carta. Solo così puoi liberarti dal dolore e renderlo affrontabile. Rileggendo quello che scrivo capisco e ricordo che esiste ma, ormai è fuori di me.

Questo sinonimo di debolezza si lega al Bullismo, argomento che M Social Magazine desidera affrontare ed approfondire, anche con te. Tutto quello che è diverso, incerto , fuori dal gruppo diventa un pretesto fertile per chi vuole attaccare. Ci sono tante vittime in questo momento che soffrono di questo. Cosa vuoi dire a queste persone vittime?

Il mio sarà un parere un po’ fuori dal comune ma si utilizzano questi argomenti con troppa retorica. Io direi invece a chi è vittima di tirare fuori le palle. Il mio messaggio è che devono smettere di sentirsi vittime, ribellatevi! Io provo rabbia per chi è prepotente ma bisogna essere forti e duri e reagire agli eventi e alle persone che vogliono schiacciarci. Devi essere più forte di chi vuole agire con forza nei tuoi confronti.

La musica è un mondo duro dove bisogna essere forti e reagire al sistema. Tu sei stato fortunato e sei riuscito a farti spazio e quindi sei stato forte. Cosa consiglieresti ai giovani come te che vogliono intraprendere la tua carriera.

Anche qui ho sentito molta retorica sul fatto che se non sei raccomandato non puoi riuscire. Credo che in tutti gli ambiti sia la stessa cosa ma quello che è importante è darsi un valore o costruirselo con la propria arte. Certo farsi raccomandare aiuta ma se non hai le capacità puoi anche uscire ma alla fine duri poco. Io a sedici anni giravo tutti i Pub per far conoscere la mia musica e senza pensare a queste dinamiche. Combattere il sistema non è il compito di chi vuole emergere, importante è crederci e continuare a provare sino a quando trovi qualcuno che crede in te. Il mio consiglio è scrivere a testa bassa e con un grande lavoro andare avanti senza troppe menate.

È stato un piacere intervistare Nicolò. E’ un bell’esempio che fa ben sperare nel futuro dei giovani. E’ un ottimo artista, è un modello da seguire.


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