Il Concertone del Primo Maggio 2018: un’esplosione di musica, emozioni e retroscena

“Impossibile immaginare una piazza così carica alle tre del pomeriggio!”, ha esclamato un entusiasta Lodo Guenzi dei Lo Stato Sociale di fronte all’immensa folla di Piazza San Giovanni in Laterano durante il Concertone 2018. Il pubblico, accorso fin dalle prime ore, ha creato un’atmosfera vibrante e coinvolgente, uno spettacolo memorabile che, nonostante i dati Auditel in costante calo (sotto il milione e mezzo di spettatori), ha confermato il suo impatto sul pubblico presente. Organizzato da iCompany, l’evento ha proposto un’accurata selezione di artisti, bilanciando giovani promesse dal talento internazionale, in linea con il gusto di un pubblico “da Coachella”, e grandi nomi della musica italiana. Le performance sono state entusiasmanti, spesso cariche di significati sociali (o di gesti provocatori, come il dito medio di Sfera Ebbasta). Dalla provocatoria scritta “cantante disoccupato cerca concerti” di Braschi, si sono susseguiti continui richiami al mondo del lavoro, con Francesca Michielin e le sue “liberatorie” imprecazioni, e la reinterpretazione di De André da parte di John De Leo. Parole e musica ad alto volume si sono alternate a momenti di riflessione introdotti dalla conduttrice Ambra Angiolini e altri ospiti. L’attrice romana, oltre alle sue battute spiritose (in linea con altri artisti romani come Mirkoeilcane e le sue sussurrate esclamazioni di stupore), ha condiviso il palco con Bianca Berlinguer per presentare letture di brani letterari celebri (“Furore” di Steinbeck), racconti di vita quotidiana (con un appello per i rider) e aneddoti storici sulle morti sul lavoro, ricordando il tragico incendio della fabbrica Triangle del 1911 e la giovane vittima Rosaria Maltese. Tra la folla di ben 34 artisti, pochi hanno lasciato il segno per l’originalità scenografica. Tra questi, Lo Stato Sociale, vestiti da sindaci, Gianna Nannini, nonostante un piccolo problema tecnico iniziale con “Sei nell’Anima”, e Cosmo, che ha superato il furto della sua strumentazione con un’esibizione coinvolgente e un memorabile “crowdsurfing”. Max Gazzè, con la sua Orchestra Filarmonica Marchigiana, e Carmen Consoli, con la sua raffinatezza, completano il podio per la qualità della messa in scena. Dietro le quinte, nell’area stampa, abbiamo assistito alla diretta, immergendoci nell’atmosfera frenetica, tra colleghi, manager, musicisti e ospiti. Quasi tutti gli artisti, ad eccezione dell’infortunata Gianna Nannini, si sono concessi interviste e foto. Ci siamo concentrati sugli artisti indie, realizzando video-saluti (disponibili sul nostro profilo Instagram) e scambi di opinioni. Prima del tramonto, abbiamo incontrato Francesca Michielin e i Ministri. Willie Peyote ha descritto la sua prima esperienza al Concertone come una “centrifuga”; Wrongonyou, emozionato dopo la performance del suo album d’esordio “Rebirth”, ha sottolineato l’importanza di creare musica con passione; Galeffi, al suo debutto con “Scudetto”, ha condiviso l’adrenalina dell’esibizione e l’imminente tour estivo; Maria Antonietta, dopo aver incantato il pubblico, ha espresso gratitudine per il successo del suo lavoro; Francesca Michielin ha lanciato un messaggio di speranza ai laureandi; e i Ministri hanno ricordato l’importanza di questa partecipazione rispetto a quella del 2013. La serata si è conclusa tra scatti rapidi, esibizioni memorabili e canti a squarciagola, dimostrando che lo spirito del Concertone contagia tutti, anche gli addetti ai lavori.