L’Italia di Moro: 55 giorni di silenzio e di storia

Il 9 maggio 1978, l’immagine straziante di Aldo Moro nella sua Renault 4 rossa di via Caetani segnava la fine tragica di 55 giorni di prigionia. Attraverso i luoghi simbolo del rapimento, Luca Zingaretti, regista e attore protagonista, ripercorre un periodo cruciale della storia italiana. Il documentario, un intricato mosaico di eventi, ritratti e testimonianze, illumina il contesto socio-politico di quei due mesi. Oltre al sequestro, quali avvenimenti segnarono l’Italia? Quale luce questi gettano sulla morte di Moro? Che volto aveva la nazione che assisteva impotente alla prigionia del leader democristiano? Quali erano i suoi pensieri, le sue canzoni, le sue passioni? Un racconto coinvolgente, arricchito dall’interpretazione di Zingaretti, estratti dall’opera di Stefano Massini, documenti d’archivio e immagini potenti, tra cui la Renault 4 rossa riportata nel luogo del ritrovamento. La narrazione rievoca le emozioni e l’umanità di un periodo buio, ricordando anche l’assassinio di Peppino Impastato, avvenuto nello stesso giorno. Accanto a Zingaretti, Alessia Giuliani e Arturo Annecchino contribuiscono a dare vita a questo dramma. “L’eccidio di via Fani e i 55 giorni successivi hanno segnato profondamente la mia vita e quella di milioni di italiani”, dichiara Zingaretti. “Ricordo perfettamente dove mi trovavo quando giunsero le notizie del rapimento e del ritrovamento del corpo… Perché, a distanza di decenni, è ancora necessario parlare di Moro e dell’uccisione della sua scorta? Perché molte verità su questa tragedia, che ha cambiato il corso della nostra storia, restano ancora oscure.” Stefano Massini, autore del libro che ha ispirato il documentario, sottolinea: “Questo non è un libro sulla sofferenza di Moro, ma su ciò che accadeva nell’ombra, perché la storia è anche ciò che le sta dietro.”