Il lato oscuro dello spettacolo: bugie, personaggi e reality show

Il lato oscuro dello spettacolo: bugie, personaggi e reality show

Dire la verità, quando preceduta da una menzogna, è spesso sgradito. Riconoscere chi mente, cari lettori, è invece sorprendentemente facile. La Fata Turchina di Pinocchio sapeva bene la differenza tra persone e burattini di legno, buoni solo per il camino! Esistono mentitori occasionali, abitudinari, per natura e infine, professionisti. Io mi avvicino ai primi, mentre gli ultimi ricordano un certo direttore editoriale, un individuo che crede di controllare il mondo grazie alle vendite di riviste piene più di immagini patinate che di informazioni. Le persone oggi leggono meno, si accontentano di fantasie, ammirando le immagini luccicanti di personaggi che, oltre a distruggere sogni, cercano di danneggiare reputazioni con titoli sensazionalistici e notizie false. La televisione, dopo averli creati, li ripropone: personaggi che affermano fatti inesistenti, parlano di persone che non conoscono, riportano desideri e immaginazioni. Lasciate che sia io a farlo, è una delle mie specialità! A parte le menzogne, a “Uomini e Donne”, Gemma Galgani, la cui vita sentimentale è degna di una telenovela, sembra aver trovato l’amore dopo otto anni. Spero non sia un sicario, le auguro solo il meglio, un amore duraturo, non effimero come un’apparizione su qualche rivista. Al “Grande Fratello”, il silenzio sarebbe preferibile a sepolture indegne, soprattutto per chi alimenta polemiche gratuite e irrispettose per emergere. Il comportamento di Baye Dame e il patriottismo di Luigi, un tempo “Favoloso”, prima di ottenere notorietà, non vi dicono nulla? Solo Simona Izzo ha offerto una nota positiva, chiedendo scusa e ammettendo i propri errori, un gesto obbligatorio quando si è persa la dignità. Ho trovato la sfida Niza vs Ferri inutile, scontata e imbarazzante. Cristiano Malgioglio, amico di tutti (cioè di nessuno), si è lasciato contagiare dal bullismo che condanna, attaccando Aida Nizar con frasi come “perché non la rispediamo nel suo paese” (il razzismo è sempre razzismo) o “lei non è una star, è il nulla” (Aida è una persona, Cristiano!). Se ci si erge a giudici, non si può diventare colpevoli in pochi minuti. Maurizio Costanzo, uno dei pochi esperti di televisione, scrive su “Libero”: Il “Grande Fratello” ricorda “La finestra sul cortile” di Hitchcock, ma più che una finestra su un cortile, è una discarica, dove la spazzatura, prima passa per “Domenica Live” e “Pomeriggio 5”, poi arriva a Cinecittà con applausi pilotati. Il “Grande Fratello” è un freak show, con personaggi grotteschi: il più brutto d’Italia, la “montata di Valladolid”, etc. Ora c’è Rodrigo Alves, dalla Gran Bretagna, uno degli uomini più “siliconati” del mondo, di cui resta ben poco della definizione umana. Per il resto, c’è Focus, canale 56! Dio salvi me, e la Regina si salvi da sola!