Tutti hanno bisogno di amare e di essere amati. Fin qui, nulla di nuovo. Tutto naturale, sano e giusto.
Qualche problema può nascere quando si esprime questo amore, perché lo si può fare in molti modi. Ed ogni volta che l’essere umano si esprime, mette in gioco almeno due parti importanti di se stesso: l’interiorità, quasi sempre invisibile e l’esteriorità, decisamente evidente. E questo accade anche nell’amore.
Eppure, nonostante questo sia vero, ognuno di noi vive in società, in mezzo agli altri. Ognuno di noi ha un pubblico, perché tutti gli esseri umani sono esseri pubblici, ossia manifestano la parte esteriore di se stessi nella vita di tutti i giorni, ovunque essi si trovino. E il mio ragionamento è proprio riferito a questa dimensione.
È necessario, dunque, dimostrare, con questa insistenza e forza mediatica, il proprio sentimento amoroso nei social? È indispensabile comunicare l’amore verso il proprio figlio, attraverso oggetti e prodotti alla moda, per fare marketing? Ecco, personalmente ho qualche dubbio, ma capisco che viviamo oramai in questo mondo televisivo personale, dove ognuno può diventare influencer se riesce, appunto, a stabilire per gli altri ciò che è indispensabile, importante e cool.
Certo, in questo modo, andando avanti secondo questa prospettiva, anche le espressioni più belle della nostra vita, come l’amore, verranno svuotate di significato, perché alcuni nostri sentimenti restano nel tempo, rimangono nel nostro cuore, quando sono gelosamente custoditi nel privato. Insomma, essere gelosi di una propria intimità, senza doverla ostentare nel social, vuol dire salvaguardare se stessi e l’amore che si prova verso i propri cari, perché fortunatamente le cose essenziali sono invisibili agli occhi.
Come ci ricorda da sempre un Piccolo Principe.
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