Unione Reale: Il Matrimonio di Harry e Meghan e la Rivoluzione di Corte

Il matrimonio di Harry e Meghan, celebrato il 19 maggio, ha rappresentato una significativa rottura con la tradizione, pur mantenendo il rispetto del protocollo reale. L’evento ha riflesso un’epoca in cui le consuetudini si evolvono, abbracciando un approccio più flessibile e rilassato, ma senza rinunciare alla formalità. I media hanno catturato l’immagine di una sposa moderna, indipendente e contemporanea, incarnata da Meghan Markle. La sua entrata solitaria in chiesa, l’abito Givenchy, la scelta di non promettere obbedienza al marito, le sue origini afro-americane e il suo passato da attrice (Suits) hanno tutti contribuito a un messaggio di cambiamento. La Regina Elisabetta II, dimostrando sensibilità al mutare dei tempi e comprensione per i due nipoti già provati dalla perdita della madre, ha concesso il suo appoggio, in netto contrasto con l’abdicazione di Edoardo VIII nel 1936 per amore di Wallis Simpson. Tra gli illustri invitati, un mix di celebrità e reali, si distinguevano George e Amal Clooney (lei in un abito giallo di Stella McCartney), David e Victoria Beckham (lei in blu), Serena Williams (in Atelier Versace), Elton John e Oprah Winfrey (entrambe in Stella McCartney). Tuttavia, la figura più intrigante è stata Doria Ragland, madre della sposa. Il suo look impeccabile, firmato Oscar de la Renta, con orecchini di perle e clutch, si univa a un’espressione di individualità rappresentata dai suoi dreadlocks e un piercing al naso, un’elegante contraddizione.