Sono insieme da dieci anni e il loro motto è condivisione.
Vogliono comunicare e lo fanno con la loro musica, mai uguale e composta sempre in modo corale. Si definiscono un team, una squadra, una famiglia, dove ogni elemento ha diritto e trova piacere nel poter esprimere il proprio parere. Non vogliono identificarsi in un genere, ma pensano che ogni brano sia un mondo e un messaggio diverso che può arrivare a chi abbia voglia di ascoltare. Amano il pubblico e sono consapevoli della loro responsabilità nei confronti di chi crede e sostiene il loro progetto.
Dai loro occhi si vede che amano il loro lavoro e anche se la Band è per loro una priorità, devono conciliare la carriera del gruppo con i loro impegni, che li vedono protagonisti nell’insegnare musica e scrivere brani anche per altri cantanti.
Non si sono montati la testa, anzi ringraziano per quello che hanno ottenuto riconoscendo di fare uno dei lavori più belli del mondo. Vivono per la musica e s’impegnano per non deludere il loro pubblico.
In occasione della recente uscita del loro nuovo EP, li abbiamo incontrati.
La prima domanda non poteva che essere sul brano di lancio, “I 90”.
Che cosa rappresentano per voi quegli anni? E perché un inno di gioia verso gli anni ’90?
Non rimpiango e non vorrei tornare indietro e oggi da adulto sono consapevole della fortuna che ho avuto nel vivere la fine degli anni novanta. Per questo ho voluto scrivere un testo che celebrasse quegli anni.
In riferimento al messaggio che Nessuno segna da Solo , guardando il comportamento dei giovani oggi si nota tanta individualità e poca coesione di gruppo. Voi siete un esempio
Siamo convinti che insieme, se si riesce ad andare d’accordo, è più facile che si arrivi alla meta, a volte anche spingendoci oltre. Da soli a volte manca il coraggio, spesso ci si ferma al primo ostacolo.
L’individualismo porta solitudine e anche se arrivi al successo e a possedere tanto denaro se non hai con chi condividere non te lo godi.
Noi crediamo in questo e vogliamo rispettare la nostra poliedricità. Insieme vogliamo giocarci questo campionato, ognuno con il suo ruolo.
Voi siete riusciti a creare il vostro sogno. Tanti sono i giovani che vorrebbero essere al vostro posto.
Quale messaggio dareste a dei genitori che trovano talento nei figli e a volte non sanno come comportarsi?
L’ascolto verso il prossimo e il rispetto sono le basi per aiutare e sostenere un figlio.
I nostri genitori ci hanno aiutato portandoci a studiare musica sin da piccoli.
La cosa importante è non entrare nei sogni dei figli e lasciare che questi seguano la loro passione e i loro sogni. Anche i nostri sogni non sono quelli del pubblico e noi mettiamo a servizio i nostri così da diventare un esempio o da seguire o da condividere.
Un messaggio per chi vi segue e vi ascolta…
Chi fa musica ha una grande responsabilità e noi ci siamo presi questo compito seriamente e con tanta onestà. Cerchiamo di essere sinceri con noi e con il pubblico perché al di là del personaggio c’è sempre la persona e noi vogliamo condividere la nostra musica che è una cosa molto importante e seria perché viene ascoltata e entra a far parte della vita altrui anche involontariamente, quindi noi vogliamo esserci nella vita degli altri, ma con serietà e rispetto.
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