L’adattamento drammaturgico conduce per mano lo spettatore all’interno di una dimensione irreale. Simon, alle soglie della mezza età, non è ancora riuscito a superare ed elaborare l’abbandono del padre avvenuto durante l’adolescenza. Un padre forte, forse ingombrante, che ha insegnato al figlio che l’amore seppur non basta è al di là di tutto, dietro ogni cosa. Simon reagisce a quest’abbandono rifugiandosi in un fare compulsivo, fino a che arriva qualcosa a fermarlo. Perché, prima o poi, qualcosa ti ferma, che tu lo voglia o no, che tu sia pronto o no. Caduto in coma, l’uomo ripercorre la sua vita, le scelte sbagliate, gli amori folli, le dipendenze affettive, i rifiuti, rivivendo in sostanza l’amore. A ripercorrere questi episodi, attraverso accenti comici, profondi, grotteschi e di riflessione esistenziale, saranno i suoi pensieri, declinati in cinque forme diverse. Passando per fasi di gioco, di confusione, di lotta, di sostegno, di giudizio e di incontro, Simon capirà che tutto quello che ha fatto, lo ha fatto per amore. Soltanto in questo momento, dopo essersi riconciliato con gli insegnamenti del padre, Simon si sentirà pronto per un passaggio finale.
Guido Del Vento, dinamico e visionario regista della trasposizione, trascina lo spettatore nell’universo interiore del protagonista, e quindi dell’autore stesso. Una dimensione surreale della mente, in cui i ricordi si scontrano con le loro passioni e le loro paure, prendendo vita in un au revoir struggente e suggestivo.
Sul palco gli attori Alessandro Di Marco, Barbara Bricca, Cristina Colonnetti, Antonio De Stefano, Federico Galante e Gabriele Planamente. Tra i partners dell’evento Never Perfect, progetto artistico di Lucia Ferrara, per non dimenticare e sottolineare che la bellezza è sempre una questione d’amore.
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