Un’esclusiva intervista a Massimo Giletti: riflessioni sulla carriera e sul “gilettismo”

Un’esclusiva intervista a Massimo Giletti: riflessioni sulla carriera e sul “gilettismo”

Nel corso del programma “L’Intervista”, condotto dal maestro Maurizio Costanzo, Massimo Giletti ha condiviso un’ampia panoramica della sua vita professionale e personale. Attraverso filmati che hanno ripercorso la sua carriera giornalistica, i suoi legami familiari e la sua lunga esperienza in Rai, fino alla nuova esperienza su La7, Giletti si è aperto a una conversazione intima e profonda. Costanzo ha sollevato la questione del “gilettismo”, un termine che sta prendendo piede e che Giletti ha definito come “avere la schiena dritta, difendere le proprie convinzioni fino in fondo e rimanere fedeli ai propri principi, tra cui la dignità”. Il racconto si è poi focalizzato sull’attentato di Via Fauro del 14 maggio 1993. Giletti ha descritto il suo arrivo sul luogo dell’esplosione e la sua capacità di ottenere immagini esclusive, raccontando come, con un’abile strategia, riuscì ad accedere al cratere provocato dall’esplosione. La conversazione è poi approdata alla sua uscita dalla Rai. Giletti ha espresso il suo disappunto per la mancanza di comunicazione ufficiale, scoprendo la notizia del termine del suo programma su TVblog. Ha espresso perplessità sulla decisione di chiudere un programma con un così alto numero di spettatori (circa 4 milioni), insinuando che la sua linea editoriale, forse percepita come “anti-sistema”, possa aver giocato un ruolo nella scelta. Pur riconoscendo il rispetto per Urbano Cairo e per la nuova opportunità ricevuta da La7, e dando priorità agli aspetti umani rispetto a quelli economici, Giletti ha ribadito il profondo affetto che nutre per la Rai, dove è nato e cresciuto professionalmente, lasciando aperta la possibilità di un ritorno futuro.