L'IRRIVERENTERUBRICHESpeciale Grande Fratello VIP 2018TELEVISIONE

Il sangue blu annacquato della Marchesa Daniela del Secco d’Aragona

Siamo così abituati a vedere intorno a noi maschere a discapito di volti, che il voler apparire a tutti i costi è divenuta la mania più radicata di questa nostra generazione di idolatranti. Uno, nessuno, centomila sono quelli che, puntualmente, si svestono dei propri panni per indossare gli abiti di qualcun altro. L’ho fatto anche io fingendomi un acrobata, come canta Renato Zero, per non sentirmi un nano, poi i nani li hanno messi in onda su Real Time e ho compreso la stupidità dei miei pensieri. Di tutto questo ne sa qualcosa la nostra sconclusionata Marchesa Daniela del Secco d’Aragona, protagonista del GF VIP, e di un caso che, nell’ultima settimana, è riuscito a scomodare i più famosi Sherlock Holmes italiani. Tanto amata quanto criticata, non si parla d’altro, nemmeno avesse brevettato lei la formula della NIVEA e poi, anche se l’avesse fatto, sarebbe stata comunque resa celebre per la sua pochezza e non per essere, pare infatti non lo sia per niente, almeno così dicono, di sangue blu, e questo grazie al suo linguaggio poco originale, quella cadenza nauseante che non si ravvisa più nemmeno sul palcoscenico dei peggiori teatri di Caracas, per non parlare poi del personaggio che abilmente è riuscita nel tempo a cucirsi addosso. Pensate, se coloro che hanno un titolo nobiliare dovessero entrare a far parte del tanto ambito Olimpo delle Celebrità, avremmo eserciti di tanti Emanuele Filiberto di Savoia, e uno, per quanto mi riguarda, ne basta e ne avanza!!!
Un Principe a tutti gli effetti, e non solo della risata, tempo fa osservò “Signori si nasce”, e chiariamoci subito, non lo si diventa pensando di poterlo fare con la semplicità di un vocabolario altisonante, oppure con la partecipazione ad un’infinità di eventi in cui, come in televisione, ci imbuchiamo impunemente, o ancora con un po’ di bon ton da dispensare ai commensali tranne che a noi stessi, con la bugia di discendere da una famiglia con duemila anni di storia ed erede niente meno che del re di Roma Settimio Severo, e per finire con le smisurate manie di grandezza che fanno di qualcuno una vera e propria star, per il brodo, al massimo per quello!
Al giorno d’oggi tutti vogliono essere qualcun’altro perché è sicuramente più facile nascondersi dietro una menzogna che mostrarsi nella più assoluta verità. Purtroppo ci siamo ritrovati in un mondo di cloni, in cui l’unicità e l’originalità hanno lasciato spazio all’imitazione e all’emulazione, e molti non riescono bene neanche in quello! Sbaglio o è piuttosto comune incontrare chi preferisce celarsi dietro un’immagine fittizia, una costruzione inesistente, con il solo scopo di prevalere sugli altri, di distaccarsi dalla massa per rafforzare fintamente la propria identità? Ci sono persone ormai che spendono il denaro che non hanno, per comprare cose che in realtà neppure desiderano, per impressionare gente di cui non hanno alcuna stima o verso cui non provano il benché minimo interesse, tenendola comunque molto in considerazione.
Tornando a noi, per concludere, mi sono oltremodo annoiato abbastanza, adorati e adorate, come direbbe lei senza ovvie ragioni, in più di un’occasione la nostra Marchesa ha dimostrato di avere ben poca di quella raffinatezza che a suo dire le appartiene, se non per diritto almeno per dinastia. Vi basti pensare al recente scontro con Maria Monsè di cui si è resa protagonista prima di entrare nella casa più spiata d’Italia. Di nobili natali o meno, ma davvero dobbiamo ancora scandalizzarci? In fin dei conti non nuoce a nessuno! Lasciatela fare. All’interno dei salotti televisivi pomeridiani si aggirano mali ben peggiori, come quei fenomeni da baraccone, spregiudicati che si ergono a modelli, si improvvisano specialisti, dottori, chi più ne ha più ne metta, dando consigli, prescrivendo cure e rimedi inverosimili ad un pubblico la cui fiducia è mal riposta, approfittando così delle sofferenze e delle debolezze di chi, nonostante i problemi, non si arrende e non smette mai di sperare in un miracolo, quando l’unica cosa ad essere sanata è il loro portafoglio. Adorati, queste sono le persone che andrebbero realmente condannate, su cui bisognerebbe puntare i riflettori, e non per dar loro lustro, come purtroppo accade, ma per smascherare imbroglioni che continuano a guadagnare sulla pelle della brava gente.
Date retta a me, per non cadere nel ridicolo, siate semplicemente voi stessi, seppur nella vostra miseria.

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Simone Di Matteo

Simone Di Matteo, curatore della DiamonD EditricE, autore, scrittore e illustratore grafico è tra i più giovani editori italiani. I suoi racconti sono presenti in diverse antologie.Nel 2016 partecipa con Tina Cipollari alla V edizione del reality show Pechino Express in onda su Rai2 formando la coppia degli Spostati. Dopo Furore (tornato in onda in prima serata su RAI2 nel marzo 2017) 
è tra gli ospiti del nuovo esperimento sociale in onda su Rai4 Social House. Attualmente è impegnato in una missione segretissima a favore della pace nel mondo. Web: www.simonedimatteo.com