L’amore incondizionato per sé stessi: la chiave per amare gli altri

La capacità di autovalutazione è un potente strumento di crescita personale, a livello intellettuale, etico ed emotivo. Per plasmare un futuro migliore, è fondamentale analizzare il presente alla luce del passato, individuando aree di miglioramento. Il giudizio critico, intrinseco all’atto del criticare, può essere gravoso, soprattutto quando rivolto a noi stessi. Mostriamo spesso maggiore delicatezza verso gli altri, ad esempio nel comunicare brutte notizie o nel gestire informazioni delicate su amici o conoscenti, a volte preferendo il silenzio per evitare sofferenza. Tuttavia, siamo spesso molto più severi con noi stessi, quasi spietati, considerando il riconoscimento dei propri limiti o errori come un obbligo ineludibile, una sorta di pena da scontare. Questo atteggiamento ci porta da una sana autocritica a un giudizio implacabile, generando sensi di colpa e responsabilità eccessivi, anche per gli insuccessi altrui. Certo, non tutti cadono in questa trappola; alcune persone, generose e altruiste, sacrificano il proprio benessere per gli altri. Tuttavia, anche questo eccesso non è salutare. È essenziale coltivare una profonda conoscenza di sé, nutrirsi di amore per se stessi per poi diffonderlo verso il prossimo. L’obiettivo è osservare, senza giudizio, sia i pregi che i difetti, accettando e integrando la realtà, anche quella che differisce dalle nostre aspettative. Amare i propri difetti e limiti significa apprezzare la propria interezza, conoscersi per diventare la versione migliore di sé, trasformando la realtà senza rifiutare ciò che non ci piace. Un obiettivo facile da enunciare, difficile da realizzare. Provate a guardarvi allo specchio, nudi. Quanti, specialmente con l’avanzare dell’età, riescono a guardarsi e ad amarsi per come la natura li ha creati? La verità a volte è difficile da accettare, e così ci nascondiamo dietro giustificazioni, come indossare un lungo maglione per coprire le imperfezioni. Questo esercizio di accettazione di sé è proposto in molti corsi di crescita personale. Lo specchio riflette ciò che vediamo e ciò che rifiutiamo. L’integrità mentale non sempre trova corrispondenza nell’onestà del cuore. Offriamo cibo a un amico che è ingrassato, per solidarietà, mentre se ingrassiamo noi stessi, ci auto-critichiamo aspramente. Molti odiano i propri piedi, le mani, le ginocchia, le gambe. Tutti insoddisfatti, incapaci di onestà. Mentiamo a noi stessi, negando ciò che in realtà non riusciamo ad accettare. A volte l’immagine ideale di noi stessi prevale sull’amore per noi stessi. Siamo bravi a perdonare gli altri, meno indulgenti con noi stessi. Immaginate di essere il vostro migliore amico: con la stessa gentilezza che mostrereste a un amico, chiudete gli occhi e sussurratevi “Ti amo così come sei”. A volte, un semplice gesto può cambiare tutto, trasformandoci nella persona che abbiamo sempre desiderato essere.