Sebastiano Barbagallo: Un Ritorno Scenico con “Sembra un Film”

Sebastiano Barbagallo: Un Ritorno Scenico con “Sembra un Film”

Il nuovo singolo di Sebastiano Barbagallo, alias Seba, intitolato “Sembra un Film,” è uscito sotto l’etichetta New Music International, segnando un ritorno significativo per questo produttore affermato, noto per il suo lavoro con artisti come Alessio Caraturo e Mario Venuti. Il videoclip stesso sottolinea questo concetto di rinascita artistica, mostrando Seba nel ruolo di regista su un set cinematografico dove un’attrice interpreta la sua visione. Alcuni critici hanno ipotizzato un paragone con Franco Battiato, un’analogia che, pur ambiziosa, trova maggiore riscontro in lavori precedenti di Seba come “Domenica d’Estate” e “Girotondo.” Seba stesso, in questa intervista, conferma l’ammirazione per Battiato, esprimendo il desiderio di collaborare con lui in futuro. “Sembra un Film,” però, si presenta con un linguaggio più accessibile, pur descrivendo un “disagio 3.0,” come definito ironicamente dall’artista. Il brano, immediatamente orecchiabile, è destinato a conquistare le classifiche.

L’ispirazione per “Sembra un Film”? Seba spiega: “Ho sempre prediletto una certa tipologia di sonorità e uno stile compositivo che travalica i confini degli anni ’70, abbracciando influenze degli anni ’60 e ’80. Questa estetica è ora di tendenza, ma io ho sempre utilizzato le metriche musicali come elemento fondamentale. In questo brano, l’obiettivo era creare un’espressione del malessere contemporaneo, un ‘Ossi di Seppia 3.0’, con un linguaggio accessibile, pur mantenendo una sfumatura di disagio sottesa. Ho scelto di non focalizzarmi su un’esperienza personale, ma di rappresentare una figura femminile.”

Il singolo anticipa un album in cui Seba si concentra sull’elettronica e sulla musicalità intrinseca dei testi stessi. A differenza di alcuni colleghi che cercano artificiosamente di rendere i testi più realistici, Seba trova ispirazione in autori come Brunori Sas, per la veridicità, e Pasquale Panella per l’immaginazione. Il suo processo creativo è spontaneo: “Spesso non scrivo i testi, li canto direttamente. Modificare un testo già scritto è difficile; preferisco l’immediatezza del canto, per preservare la freschezza e la spontaneità.”

Sono previsti concerti? Seba conferma la possibilità, ma al momento la priorità è l’uscita del singolo, attesa a lungo dal pubblico. Il concerto del 30 dicembre a Catania, con una piazza Duomo gremita, ha confermato la sua voglia di tornare a esibirsi dal vivo, abbandonando momentaneamente il ruolo di produttore per tornare a “prendere la custodia pesante,” come scherzosamente afferma. Seba si trova a suo agio sia come autore, sia come produttore (come dimostrato dai suoi lavori con Caraturo e Venuti), sia come cantante; pur ammettendo che la tensione emotiva è maggiore quando si tratta della propria musica, in cui collabora con Pippo Landro, un sodalizio ventennale che garantisce un’intesa profonda e proficua.

Collaborazioni future? Seba conferma la presenza di collaborazioni nell’album, ancora in fase di sviluppo, mantenendo il riserbo sui nomi fino alla fase di registrazione. Ricorda però, ancora una volta, la sua profonda ammirazione per Franco Battiato, un vero punto di riferimento.