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Tintoretto, un ribelle a Venezia, il docu-film nelle sale cinematografiche

Tintoretto, un ribelle a Venezia è il nuovo esclusivo docu-film firmato Sky Arte, distribuito da Nexo Digital in oltre 360 sale cinematografiche fino al 27 febbraio, in occasione dell’anniversario dei cinquecento anni dalla nascita dell’artista.

In occasione dell’anniversario dei cinquecento anni dalla nascita di Tintoretto, pittore straordinario mutevole e appassionato, è uscito nei cinema italiani ‘Tintoretto, un ribelle a Venezia’ l’esclusiva produzione firmata Sky Arte, ideata dalla scrittrice Melania G Mazzucco, narrata dall’attore bolognese Stefano Accorsi e diretta da Peter Greenaway.

Si tratta di uno straordinario docu-film, nelle sale ancora questa sera e il 27 febbraio, sul genio furioso e rivoluzionario che ha cambiato la storia dell’arte.

Figlio di un tintore, da cui il suo nome d’arte, Jacopo Tintoretto (1519-1594), non abbandonò mai la sua Venezia, nemmeno negli anni della peste.

La Venezia del Rinascimento

Immergendoci nella Venezia del Rinascimento, in alcuni luoghi meravigliosi che conservano maggiormente la memoria dell’artista (Palazzo Ducale, l’Archivio di Stato, Piazza San Marco, la Scuola di San Rocco), veniamo guidati attraverso le vicende dell’artista dai primi anni della sua formazione fino alla morte, senza trascurare l’affascinante fase della formazione della sua bottega, amatissimo luogo in cui lavoravano anche alcuni dei suoi figli.

C’erano infatti Domenico, che erediterà l’impresa del padre, e l’amata e talentuosa pittrice Marietta.

‘Tintoretto. Un Ribelle a Venezia’ delinea i tratti della Venezia del 1500, un secolo incredibilmente rigoglioso che vede tra i suoi protagonisti altri due giganti della pittura nonchè suoi eterni rivali, Tiziano e Veronese, in un’epoca in cui la Serenissima conferma il dominio marittimo diventando uno dei porti mercantili più potenti d’Europa e affronta la drammatica peste (1575-77) che stermina gran parte della popolazione.

Durante la peste, in una Venezia deserta e spettrale con i cadaveri degli appestati lungo i canali, Tintoretto rimarrà in città per continuare la sua più grande opera: il ciclo di dipinti della ‘Scuola Grande di San Rocco’, una serie di teleri che coprono i soffitti e le pareti dell’edificio della confraternita.

Nessuno all’ epoca, (neppure Michelangelo nella Cappella Sistina!) poteva vantare di aver firmato ogni dipinto, all’interno di un edificio.

Per accompagnare lo spettatore attraverso le vicende del pittore, sono stati chiamati numerosi esperti tra cui gli storici dell’arte Kate Bryan, Matteo Casini, e Frederick Ilchman. Il film è distribuito da Nexo Digital nell’ambito del progetto della Grande Arte al Cinema (elenco sale su nexodigital.it).

Il trailer del film

 

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