Il regista messicano Alejandro G. Iñárritu è stato nominato presidente di giuria della 72° edizione del Festival di Cannes si svolgerà dal 14 al 25 maggio 2019: il coronamento di un rapporto decennale con la Croisette.
Dopo il tentativo di scendere a patti con Netflix dei giorni scorsi, il Festival di Cannes ha annunciato oggi chi sarà il presidente della giuria del concorso principale.
Stavolta a coordinare il lavoro dei giurati che assegneranno la Palma d’oro sarà Alejandro G. Iñárritu. Il regista di Birdman, Revenant – Redivivo e Amores Perros è il primo messicano a ottenere questo prestigioso incarico.
Il suo connazionale e amico di lungo corso Guillermo del Toro aveva presieduto la giuria dell’ultimo Festival di Venezia, premiando il connazionale Alfonso Cuarón con il Leone d’Oro.
I tre registi formano un trio affiatato di colleghi e amici, che ha persino un nome ufficiale: i Three Amigos!
La notizia è stata accolta con gioia dal regista messicano, che ha fatto sapere attraverso un comunicato di esserne onorato, dato che Cannes è considerato l’epicentro del circuito festivaliero mondiale.
“Il cinema scorre attraverso le vene del pianeta e questo festival è il suo cuore. Io e gli altri giurati avremo il privilegio di essere testimoni dei nuovi, fantastici film dei colleghi registi del resto del mondo. È un grande piacere e una responsabilità che mi assumo con passione e dedizione“.
Chissà, forse Iñárritu non ha saputo dire di no al Festival che ne ha incubato e lanciato la carriera. Proprio in Costa Azzurra nel 2000 venne presentato il suo lungometraggio di debutto, Amores Perros.
Il Festival di Cannes ha ospitato due anni fa anche i suoi ultimi progetti più sperimentali, come l’esperienza in realtà virtuale intitolata Carne y Arena.
Pierre Lescure, il Presidente del Festival, e Thierry Frémaux, il suo Direttore artistico, hanno elogiato Iñárritu come “non solo un filmmaker coraggioso e un regista che è sempre pieno di sorprese, ma anche come un uomo sicuro, un artista del suo tempo. Cannes accoglie tutti i tipi di cinema, e attraverso la presenza del regista di Babel, è il cinema Messicano quello che il festival celebrerà” hanno detto Lescure e Frémaux.
I due hanno notato che non era sicuro che Iñárritu accettasse di partecipare alla giuria, tanto meno nelle vesti di Presidente.