Trionfo di “Salvagente” agli Amnesty International Awards

La collaborazione tra Roy Paci & Aretuska e Willie Peyote, culminata nel singolo “Salvagente”, è stata insignita del prestigioso Premio Amnesty International Italia 2018 nella categoria “Big”, riconoscimento assegnato alla canzone che meglio promuove i diritti umani. Quest’anno, l’onore è andato a un brano incentrato sul tema cruciale dell’integrazione sociale. Il premio, istituito nel 2003 da Amnesty International Italia in collaborazione con il festival Voci per la Libertà, è stato consegnato durante la serata conclusiva della 22ª edizione del festival, svoltasi il 21 luglio a Rosolina Mare (Rovigo). La manifestazione ha anche ospitato le finali della sezione dedicata agli artisti emergenti, con le candidature aperte fino al 6 maggio. Intanto, sul sito www.vociperlaliberta.it, è ancora possibile esprimere il proprio voto per il Premio Web Social, che consentirà al vincitore di partecipare alle finali di luglio. Roy Paci ha espresso la sua emozione, definendo il premio “il coronamento di una missione ventennale al fianco di Amnesty International”, sottolineando l’indissolubile legame tra la sua musica e l’impegno sociale. Willie Peyote ha condiviso la sua soddisfazione, affermando che la sua musica mira a stimolare la riflessione e a promuovere una maggiore consapevolezza, e che questo riconoscimento lo incoraggia a proseguire con rinnovato impegno. Tra gli altri candidati figuravano Carmen Consoli (“Uomini topo”), Ghali (“Cara Italia”), Patrizia Laquidara (“Il cigno (the great Woman)”), Ermal Meta e Fabrizio Moro (“Non mi avete fatto niente”), Francesca Michielin (“Bolivia”), Punkreas (“U-soli”), Radiodervish (“Nuovi schiavi”), Salmo (“90 min”), e Subsonica (“Punto critico”). Alcune precedenti edizioni hanno visto trionfare brani come “Il mio nemico” di Daniele Silvestri (2003), “Pane e coraggio” di Ivano Fossati (2004), “Ebano” dei Modena City Ramblers (2005), “Rwanda” di Paola Turci (2006), “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani (2007), “Canenero” dei Subsonica (2008), “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela (2009), “Mio zio” di Carmen Consoli (2010), “Genova Brucia” di Simone Cristicchi (2011), “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia (2012), “Gerardo nuvola ‘e Povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini (2013), “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè (2014), “Scendi giù” di Alessandro Mannarino (2015), “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato (2016), “Ballata triste” di Nada (2017) e “L’uomo nero” di Brunori Sas (2018).