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Start di Ligabue, un ritorno alle origini sincero

Ligabue si prende subito la vetta della classifica della playlist radiofonica. La sua nuova canzone “Certe donne brillano”, è la più trasmessa della settimana.

L’album è già al primo posto della classifica di iTunes.

Il singolo del Liga ha accompagnato l’uscita dell’album “Start”, presentato la scorsa settimana sul territorio nazionale, e sarà nella scaletta del suo prossimo tour di concerti negli stadi.

 “Start” di Luciano Ligabue è un album “essenziale”, che forse non segna una rinascita dell’artista come molti hanno scritto, ma di sicuro un ritorno alle origini sincero, considerando anche l’esperienza maturata in questi anni dal rocker di Correggio.

Uscito più in sordina rispetto ai precedenti album, Start si sta conquistando una bella visibilità tra social network e commentatori a vario titolo perché è un album che per sua natura deve far discutere.

Un Ligabue meno patinato e più sereno, che dall’alto dei suoi numeri può permettersi anche di essere pacato e al di fuori della mischia mediatica. Così Ligabue è tornato a quello che sa fare: guardare il mondo e cercarci il bello, cercare dei valori che mettano in moto la voglia di esistere e far esistere gli altri.

Non è un caso che il singolo, Luci d’America, abbia un testo importante in cui l’uomo è al centro mentre guarda il mondo e i suoi fenomeni.

Quel Rif in strofa di quell’accostamento fra “le stelle sull’Africa, le luci dell’America” credo sia un bel modo di racconare in metafora, la geografia non solo come linea di confine, ma soprattutto come movimento di uomini e vita. 

Ligabue è in evoluzione, ha smesso i panni del rocker che deve per forza essere contro e si è dedicato con più passione ai suoi grandi amori, riassumibili come: amicizia, amore, solidarietà e letteratura.

E poi c’è la produzione di questo album: Federico Nardelli, produttore decisamente in voga in questo periodo, ha saputo lavorare sul materiale fornitogli da Luciano Ligabue con freschezza ma, anche e soprattutto, con rispetto, senza strafare ma portando comunque buone idee.

Il produttore romano ha saputo valorizzare e rendere contemporaneo il suono di Ligabue senza travolgerlo e sconvolgerlo.   I momenti difficili non sono di certo mancati, soprattutto il 2017 è stato per Luciano davvero una sorta di “montagne russe”, e lo ha raccontato più volte lui stesso.

Un tour interrotto per un problema alle corde vocali, il ritorno sul palco, un menisco rotto, e nel mezzo di tutto la lavorazione del suo terzo film, Made in Italy.

Eppure, Luciano lo ha definito come uno dei momenti più belli della sua carriera, per la pienezza delle emozioni e per l’affetto enorme che ha ricevuto, stavolta più di altre. Un affetto a cui Luciano ha dedicato una canzone, Io in questo mondo, contenuta nel suo ultimo album Start. 

Luciano Ligabue da pochi giorni ha compiuto  59 anni. Ne sono trascorsi 29 da quando pubblicò il suo omonimo primo album.

Nessuno poteva immaginare quanto sarebbe accaduto da quella primavera del 1990 in avanti. Quel che accaduto si quantifica in molti altri album tutti di grande successo, tre film come regista (“Radiofreccia”, “Da zero a dieci” e “Made in Italy”), poi romanzi e racconti, un numero infinito di concerti dai club agli stadi e un successo che in Italia teme pochi confronti.

Non ci resta che augurargli buon compleanno, buon tour 2019 e buona “ripartenza da Start”

Armando Biccari

Mi chiamo Armando Biccari ho origini pugliesi sono un giornalista ho lavorato e lavoro lavoro per diverse Testate giornalistiche online e Carta Stampata, e Radio TV ho vissuto in diverse città Italiane Genova, Venezia, Prato Macerata. Tra le mie passioni ci sono oltre al Cinema la comunicazione musicale Sociologia dei New Media Audiovisivi Televisione, e la comunicazione scientifica e tutto il resto...