L’importanza del lavoro manuale: un’esigenza agricola trascurata dai riflettori

Quest’anno, come ogni anno, abbiamo commemorato la liberazione d’Italia, celebrando la vittoria sulla dittatura fascista e l’occupazione nazista. Tuttavia, molti di noi, forse inclusi coloro che ignorano il vero significato di questa ricorrenza, si chiedono se abbiamo realmente superato quel triste passato. L’esempio più evidente è la continua presenza di personaggi televisivi che, a differenza di chi lotta quotidianamente per il proprio sostentamento, sembrano privi di un reale contributo sociale. Si pensi a Gemma Galgani, che avrebbe desiderato liberarsi di Tina Cipollari, o a Cristiano Malgioglio, alle prese con i suoi discutibili look. Jeremias Rodriguez, pare, si sia separato da Soleil Sorge, un evento accolto con favore da molti spettatori. La “Born in LA, Made in Italy” ha, invece, gettato alle ortiche ogni residuo di decenza, mentre Francesca De André ha deciso di allontanarsi da questa influenza negativa. Sarah Altobello, per parte sua, auspica di separarsi dal suo agente, e Loredana Bertè, a quanto pare, da Mameli. La faida tra quest’ultima e Rudy Zerbile, con l’opposizione di Alessandra Celentano, rappresenta una lotta continua e infruttuosa. Daniele Dal Moro, con le sue recenti dichiarazioni omofobe, dovrebbe liberarsi dei propri pregiudizi, ma probabilmente sarà il Grande Fratello a liberarsi di lui. Elettra Lamborghini, erede di un impero, sembra incapace di gestirlo, mentre Costantino Della Gherardesca vorrebbe allontanare l’ombra di Simona Ventura da Pechino Express. Pamela Prati, intanto, continua a confrontarsi con le conseguenze della sua grande menzogna su Mark Caltagirone, e Francesca Cipriani, con le sue protesi ormai fuori moda. Monica Cirinnà si batte per una politica più progressista, mentre Maria Monsè, dopo essersi liberata di Daniela Del Secco, lotta contro i propri detrattori. Personalmente, ho scelto di liberarmi di tutto ciò che mi era superfluo: cattive abitudini, persone negative e chili di troppo. La Festa dei Lavoratori dovrebbe celebrare chi lavora duramente ogni giorno, non chi occupa gli schermi televisivi senza un reale apporto. C’è un disperato bisogno di manodopera qualificata in agricoltura, nei campi, non in televisione.