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‘Il maleducato’ il nuovo singolo del cantautore Antonio Maggio | Intervista

E’uscito in questi giorni ‘’Il maleducato’, singolo che segna il ritorno del giovane cantautore Antonio Maggio.

Il pezzo di indiscussa e tagliente satira poetica è il manifesto di una generazione che troppe volte si ritrova a fare i conti con se stessa per cercare un raggio di futuro, ma che deve fare leva unicamente sulle proprie forze e sulla buona volontà, per ritagliarsi uno spazio.

È uno stimolo, un incitamento, un incoraggiamento, una festa. Scritto e composto dallo stesso cantautore, registrato presso il ‘Martina’s Studio’ di Anzio e prodotto da Alessandro Canini, rappresenta un ponte tra quello che il pubblico ha conosciuto dell’eclettico artista pugliese e quelle che saranno le sue prossime uscite discografiche.

« ‘Il maleducato’ parla di una festa alla quale la mia generazione non è stata invitata da chi ci ha preceduto. E allora imbuchiamoci, prendiamoci quello che ci spetta! Il testo rende il messaggio più fruibile, perché il segreto per dare sollievo a chi ascolta, è comunicare un messaggio importante in maniera leggera e in questo ho avuto grandi maestri, pensa solo a Rino Gaetano! Ho tenuto questo brano nel cassetto insieme a molti altri: ho scritto talmente tanto negli ultimi due anni che potrei pubblicarne tre, di cd».

Ne siamo felicissimi, ma per quando è prevista l’uscita del tuo prossimo album?

«Sono talmente soddisfatto di questo brano e del fatto che stia piacendo molto, che non ci ho ancora pensato. Viviamo in un’epoca dispersiva e vorrei dare giusta importanza, alle mie nuove canzoni. Credo che pubblicherò prima un po’ di singoli. Il pubblico è rimasto giustamente fermo alla conoscenza del mio taglio più ironico, grazie a ‘Mi servirebbe sapere’ o ‘Santo lunedì’ (2013) ma ora sono pronto per fare conoscere il mio lato più intimo».

Due battute sul video.

«E’ stato girato a Roma, diretto dal giovane regista Lorenzo Catapano. Le immagini sono volutamente in modalità vintage, in modo da rispecchiare il significato e l’aspetto della canzone».

Ci sarà il tour estivo?

«Certo, mi dividerò tra promozione e qualche data, che troverete segnalata sulle mie pagine social».

Una battuta su Antonio Maggio ‘prima e dopo’, l’esperienza con gli Aram Quartet (2007).

«Se ci pensi bene sono l’unico che ha vinto un talent (‘X Factor’; ndr) con un’entità artistica, per essersi poi affermato con un’altra! Con loro non rinnego nulla, è stata una bellissima esperienza. Ero un ragazzino e quella parentesi di due anni mi ha fatto prendere confidenza con il mondo della discografia, ma abbiamo fatto un percorso legato alle cover. Fare il cantautore è un’altra cosa».

Tre ricordi indelebili della tua ancora giovane, ma notevole carriera.

«Il primo chiaramente è legato alla vittoria del Festival di Sanremo 2013, da dove è partito tutto. Il secondo ricordo importante è racchiuso in una data, 4 marzo del 2017 invitato a suonare per l’evento ‘A casa di Lucio’ a Bologna, dalla Fondazione Lucio Dalla . Eravamo io, Ermal Meta, Brunori SAS e Dente. Suonai il piano di Lucio. Proprio il suo. Non riesco a descriverti la mia emozione. Il terzo ricordo è del 2016 ospite del Premio Apollonio, nella mia Puglia. Tra gli ospiti musicali c’era Francesco De Gregori che durante il sound check, si fermò di fronte al palco ad ascoltarmi. Ero agitatissimo. Finite le prove arrivò Neri Marcorè che presentava la manifestazione, a dirmi che Francesco avrebbe voluto conoscermi per complimentarsi. Arrivò con un sorriso enorme e mi strinse la mano. Fu uno dei momenti più appaganti della mia vita».

A proposito di cantautori, che musica ascolti?

«Musica che mi ha forgiato, che mi ha fatto crescere come persona e come artista, quella dei cantautori storici. E amo molto anche Nicolò Fabi, Samuele Bersani e Daniele Silvestri».

Che approccio hai invece, nei confronti della trap?

«Non ho approccio. Ma non si tratta di chiusura mentale. Credo che più di una diversificazione di genere, in questo caso si abbia a che fare proprio con un altro mestiere..».

Sonja Annibaldi

Sonja Annibaldi - Giornalista e speaker dal 1993, si occupa da sempre di musica e spettacolo e collabora con importanti testate nazionali. Ama il rock, il sushi, la storia dell’arte e i cani. Vive con Blanco, il suo inseparabile Cavalier King.