Il peso dell’innovazione

La maturità implica una comprensione della realtà, a differenza dell’immaginazione spensierata dell’infanzia, capace di trasformare qualsiasi cosa. Preservare la creatività infantile, però, è fondamentale: la fantasia genera innovazione. Visualizzare un obiettivo significa renderlo raggiungibile, anche se la vita, nella sua complessità, ci impone compromessi e sfide. L’accettazione è il primo passo per affrontare le difficoltà; per risolvere problemi, serve impegno e chiarezza. Nonostante i tentativi di previsione, l’inaspettato è sempre in agguato, mettendo alla prova la nostra determinazione. Come ha suggerito un sacerdote a un funerale, la scelta tra il bene e il male determina il percorso: una discesa rapida e pericolosa o un’ascesa faticosa ma appagante. Questa metafora, pur radicata in una prospettiva religiosa, evidenzia una verità universale: la fiducia è oggi più che mai una sfida. Molti cedono alla tentazione di una facile discesa, rassegnandosi alla mancanza di forze. Tuttavia, sia la via ascendente che quella discendente conducono a una meta, due vette speculari, una illuminata e l’altra oscura, con possibilità apparentemente identiche. Il problema sta nell’eccessiva concentrazione di persone nella vetta inferiore, rendendo impossibile l’inizio dell’ascesa per coloro che scelgono la via della luce. La massa impedisce il cammino, sovrapponendosi a chi cerca di progredire. Siamo testimoni di una trasformazione epocale. Fino a poco tempo fa, le invenzioni hanno favorito il progresso umano (il fuoco, la ruota, la fede, il rispetto); ora, invece, siamo noi a servire le innovazioni tecnologiche, a partire dal telefono. Dobbiamo accettare questo cambiamento, abbandonando l’illusione che la resistenza basti. Anche l’atleta più forte, sottoposto a sforzo continuo, perde vigore. La lotta per un sogno, per quanto nobile, ci consuma. Non dobbiamo rinunciare ai sogni, ma dobbiamo accettare la realtà e trasformarla, prima di aspettarci un intervento miracoloso.