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La paura del cambiamento

La differenza tra un bambino e un adulto è, che quest’ultimo dovrebbe essere in grado di riconoscere la realtà.

La fantasia di un innocente riesce a trasformare qualsiasi cosa.

Per questo è importante, quando si diventa grandi, riuscire a salvare la parte fanciullesca che è in noi.

La fantasia ci permette di creare il nuovo. Se la mente riesce a visualizzare qualcosa, quel qualcosa è realizzabile. Qui il discorso si potrebbe declinare in tante considerazioni ma la questione di oggi è la realtà.

La mia riflessione è, sul fatto che quando si è maturi, si può scegliere di mantenere una parte di noi leggera. Il peso è inevitabile dovendo accettare tanti compromessi e affrontare il decorso naturale della vita.

Accettare è il primo passo per affrontare al meglio le difficoltà.

Qualunque problema o questione si voglia approfondire richiede il nostro impegno verso la verità.

Solo quando abbiamo le giuste informazioni e acquisiamo la chiarezza sui fatti, possiamo agire e intervenire sugli eventi.

A qualsiasi livello. Anche se cerchiamo di anticipare delle mosse, spesso la vita ci insegna che l’imprevisto è in agguato e può cambiare tutto.

Studi indicano questi eventi come prove per renderci la riuscita più difficile.

Qualche mese fa durante una celebrazione per un funerale il prete ha espresso un concetto che mi ha colpito. Se scegli il male, tutto è veloce come rotolare in una scarpata, se scegli il bene, è come un’arrampicata piena di ostacoli.

Certo può sembrare estrema come visione. Si tende sempre al mea culpa per il peccato originale. Aldilà dei riferimenti religiosi, pensandoci, è proprio così.

Oggi più che mai avere fiducia e fede è molto difficile.

La scalata diventa quasi impossibile.

Vedo tanta gente che si lascia andare verso la scarpata.

Come se mancassero le forze per proseguire verso la meta ambita.

Tanto o verso l’alto o verso il basso sempre in un punto si arriva.

Alla fine è come se avessimo due cime speculari. Una in luce e l’altra in buio.

Le cose che si possono avere o fare sono le stesse. La punta, verso il basso, facile da raggiungere diventa meta turistica per tutti.

Il problema è che la parte bassa è sovrappopolata e i due mondi non sono più distinti.

Molti del mondo basso sono arrivati a occupare tutta la base.

Chi ha scelto, quindi, di scalare verso la luce non trova spazio per iniziare il suo percorso e si trova spesso appeso alla stessa corda di chi tira verso il basso.

Stiamo assistendo a un grande cambiamento.

Sino a oggi tutte le scoperte sono state utili all’uomo e alla sua evoluzione.

Il fuoco. La ruota. La fede. Il rispetto.

Dal telefono in poi siamo diventati noi utili alle scoperte.

Prendiamo atto del cambiamento. Smettiamo di fingere che basti resistere.

Anche un atleta sotto sforzo alla lunga perde potenza. Siamo deboli e stanchi.

Lottare per mantenere vivo un sogno costa tante energie e il risveglio ci toglie forza.

Mai smettere di farlo ma accettiamo la realtà e trasformiamo quel che c’è, prima di sperare in un miracolo.

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