LIBRIUNO SGUARDO SU...

“Lena e la tempesta”: dalla penna di Alessia Gazzola un nuovo, emozionante romanzo

“Sono su un taxi incolonnato nel traffico quando sento alla radio che, stando a un recente studio americano di psicologia, ciascun individuo, nella propria vita, accumula in media tredici segreti. Di questi, solo cinque sono inconfessabili. Mi sembra un numero enorme, se penso che io ne ho soltanto uno. Ma se poi da quell’unico segreto tenuto sotto chiave ne scaturiscono altri, in maniera diretta o indiretta, e quell’eco lontana agisce come un moltiplicatore… il segreto resta sempre uno?”

Alessia Gazzola, l’autrice bestseller dalla cui penna nacque il personaggio di Alice Allevi, torna in libreria con un romanzo, “Lena e la tempesta”, che scava nei meandri dell’animo umano.

Lena Santoruvo sta affrontando un viaggio difficile. Sta tornando nella sua grande casa sul mare nell’isola di Levura, il posto dove da bambina trascorreva tutte le sue estati e che divenne, quindici anni prima, il suo inferno personale. Allora, era un’adolescente piena di vitalità e allegra, ora è una trentenne messa KO dalla vita, prosciugata delle sue forze da una carriera che insegue senza mai riuscire a raggiungerla e spaventata. Molto spaventata. Perché in quell’isola con le bougainvillea e l’odore di mare, lei morì un poco, e morta rimase per un bel periodo.

Si pensa sempre che il mondo cattivo sia fuori dalla nostra porta di casa, quindi la chiudiamo a doppia mandata e ci assicuriamo di stare dentro, al caldo e al sicuro. Ma non sempre è così.

Tornare lì, tra quegli odori, quei panorami mozzafiato, in quella casa bisognosa ormai di ristrutturazioni, le provoca una grande ansia. Inoltre, pensa di essere al capolinea per quanto riguarda il lavoro: il desiderio di diventare un’illustratrice affermata la divora, ciononostante è più difficile di quanto si creda. L’ispirazione giusta, quella che fa brillare, non è a comando, signori miei, e non arriva all’improvviso per salvare i poveri malcapitati che la invocano dai periodi difficili, dai guai e dai patimenti; semmai, proprio quando si ha più bisogno di lei e la si insegue come un bambino con il suo aquilone, quella disgraziata scompare.

“Faccio vari esperimenti, ma alla fine sono abbastanza soddisfatta. Intitolo il mio disegno Isola segreta. È sempre Levura dall’alto, ma con un’altra visuale, diversa da quella che ho usato nel disegno di Simona. È venuta anche meglio, a parer mio, tant’è che l’ho scannerizzata e inserita nel mio portfolio come nuovo punto forte. Non ci sono le solite case bianche e la bougainvillea, è un’isola più primitiva, è l’isola che ognuno di noi è. Cecilia avrebbe adorato questa metafora.”

Lena sente che nulla sta andando al suo posto, che niente può migliorare.

Con un cognome a tratti scomodo – non è facile essere la figlia di uno scrittore famosissimo che, benché ritiratosi dalle scene per vivere con la sua nuova famiglia negli States, fa ancora parlare di sé – e con il portafoglio quasi vuoto, la dolce e sfortunata  Lena si sente in balia delle onde. E non ha nemmeno una zattera.

Non sa, però, che proprio in quell’isola che lei ha imparato a odiare, relegando i ricordi in un cupo pertugio del suo cervello, troverà la serenità. Non sarà semplice, in effetti, dovrà affrontare i fantasmi del suo passato. Ha bisogno di un bello scossone, per riprendersi.

Ah, ha bisogno anche di un po’ di amore, quello che nasce un po’ per caso e, proprio come una pianta, va innaffiato giorno dopo giorno affinché cresca. Il bel medico che abita di fronte alla sua villa, Tommaso, ha un segreto, proprio come lei. E, proprio come lei sfugge alla verità e nasconde tutti i timori e tutte le angosce dentro di sé. Riusciranno i due a farsi da spalla l’un l’altro?

Un romanzo intenso, che ti entra dentro e scava. Per tornare a sorridere, a vivere, c’è bisogno di chiudere, almeno parzialmente, con il passato. Bisogna affrontare i propri spettri, non avere paura né vergogna. La Gazzola è stata incredibilmente brava a mostrare le sfumature dell’animo umano, a scandagliarlo e a mostrarne il peggio.

Ma, e questo è ancor più importante, è stata anche incredibilmente brava a descrivere i meccanismi di rinascita, quelli che ti portano a tornare a ridere anche quando pensi che non potrai farlo mai più. Che ti porta a sentire forte, chiara e pulsante una speranza che credevi morta e sepolta. Che ti permette di avere fiducia nella vita di nuovo. E nell’amore, ancor più importante.

Penna sempre sicura, la Gazzola ci porta su un’isola che non esiste, Levura, ce ne fa sentire il profumo, ci mostra i suoi panorami mozzafiato e ci fa conoscere la tempesta di una ragazza normale, proprio come tutte noi, ma straordinaria.

TITOLO: Lena e la tempesta

AUTORE: Alessia Gazzola

PAGINE: 192

EDITORE: Garzanti

DATA DI USCITA: 2019

Federica Cabras

Ventiseienne, grande sognatrice. Legge per 12 ore al giorno e scrive per le restanti 12. Appassionata di cani, di crimine, di arte e di libri. Dipendente dalle paste alla crema. Professione, giornalista.