Il contributo della Giudice Melita Cavallo alla lotta contro la violenza sulle donne: un’intervista

Il libro “Solo perché donna. Dal delitto d’onore al femminicidio” della Giudice Melita Cavallo, presentato all’Università eCampus di Roma il 18 febbraio 2020 (edito da Ugo Mursia), rappresenta un’opera di fondamentale importanza. L’autrice, figura di spicco nel panorama giudiziario italiano – ex Presidente del Tribunale per i minorenni di Roma e giudice minorile a Milano e Napoli, Presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali, Capo del Dipartimento per la Giustizia minorile, Presidente dell’Associazione Italiana dei Magistrati minorili e Presidente della sezione Italia di GEMME (Groupement Européen des Magistrats pour la Médiation), insignita del Prix Femmes d’Europe 1995 e della Légion d’Honneur nel 2012 – ha dedicato la sua opera alle donne vittime di violenza, evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza sociale. In un’intervista telefonica, la Giudice Cavallo ha spiegato come l’allucinante numero di casi di violenza contro le donne, come documentato da studi come quello di Eures (3.230 vittime dal 2000 al 2019), l’abbia spinta a scrivere il libro. L’opera non si limita a un’analisi giuridica, ma offre una prospettiva multidisciplinare, integrando elementi psicologici e sociologici derivati dalle storie delle vittime e dei loro figli. La drammatica statistica ISTAT, che indica 538.000 donne vittime di violenza fisica o sessuale negli ultimi cinque anni, sottolinea l’urgenza di intervenire. Il libro è dedicato alle donne a rischio, per aiutarle a riconoscere le situazioni pericolose e a utilizzare le risorse disponibili, ma anche alle donne che vivono relazioni serene, per incoraggiarle a promuovere una cultura del rispetto. L’educazione al rispetto, insiste la Giudice, deve iniziare in famiglia, a scuola e attraverso i media, per contrastare la violenza di genere che relega le donne a ruoli predeterminati. L’auspicio finale della Giudice Cavallo è che nessuna donna debba più sentirsi insicura e indifesa di fronte alla violenza maschile. Questa intervista, conclude la redazione di M Social Magazine, ha arricchito la nostra comprensione di una problematica sociale di cruciale importanza.