L’Italia e il COVID-19: tra irresponsabilità e solidarietà

L’emergenza sanitaria ha rivelato un’Italia divisa tra comportamenti responsabili e atteggiamenti irresponsabili. Panico ingiustificato, superficialità e disinformazione dilagano sui social media, contrastando l’ironia arguta di chi affronta la situazione con spirito positivo. Mentre alcuni giovani minimizzano il rischio, alcuni adulti reagiscono in modo eccessivo. Come ammoniva Franklin Delano Roosevelt, la vera minaccia, oltre al virus, è la paura stessa. Tra chi ignora i decreti governativi e chi fa scorta di generi alimentari come se si stesse preparando a un’apocalisse, si distinguono gli “influencer” che, con la loro leggerezza, peggiorano la situazione. Un esempio lampante è Soleil Sorge, la quale, dopo essersi rifugiata ai Caraibi nonostante le restrizioni agli spostamenti, ha affermato che il virus colpisce solo gli anziani, ignorando l’esistenza di casi asintomatici e la mancanza di immunità garantita a qualsiasi età. Ha inoltre criticato l’allarmismo, pur lamentando le debolezze del sistema sanitario nazionale. Anche Victoria Tei, nonostante le scuse tardive, ha mostrato una superficialità inaccettabile. Giulia De Lellis e Eleonora Brigliadori, con le loro dichiarazioni, hanno dimostrato una mancanza di responsabilità, incentivando comportamenti irresponsabili sotto l’ipocrita hashtag #iorestoacasa. È inaccettabile che personaggi con una vasta influenza diffondano messaggi pericolosi. Fortunatamente, non mancano esempi positivi: Chiara Ferragni e Fedez hanno donato 100.000 euro per l’ospedale San Raffaele di Milano, e Giorgio Armani ha offerto il suo contributo. Ogni aiuto, anche il più piccolo, è prezioso. Come ricorda lo psichiatra Raffaele Morelli, la paura e l’odio non aiutano a combattere il virus, anzi indeboliscono le difese immunitarie. È necessario mantenere la calma, coltivare la creatività e prendersi cura di sé e dei propri cari. #IORESTOACASA.