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Passeggiamo con Tiziano Ferro nella sua Latina, partiamo dalla sua panchina nel parco | Appuntamento con la fantasia

“Vola via fantasia”, intonava Renato Zero, “Avrei dovuto, avrei osato e poi chissà, tu fantasia diventerai realtà”.

Realtà che ci permette di passeggiare nei ricordi e nella sua città (nonostante il Covid-19), con Tiziano Ferro. Sullo sfondo ci appare Latina, piccola città ma ben distribuita. Tiziano ci dà appuntamento alla panchina del parco, la “Famosa panchina verde” da dove tutto è incominciato. Una storia sospesa tra sogno e realtà.

“Mi sveglierò questa notte, ripensando a te non dormirò”, cantavi nel lontano 2014, dedicando il testo alla tua cara Latina.

“(sorride, perché Tiziano lo fa sempre, sorride abbassa lo sguardo e poi…), Potremmo definirlo un testo quasi profetico, pensando a tutto quello che sta accadendo nel mondo e ovviamente anche a Latina. E’ sempre dura star lontano dai propri cari, e in questo momento ancor di più. La notte poi…”

Ti osservo e comprendo di essere felice, quanto basta per sorprendermi e sognare un po’.

“Anche se lontano, la memoria inevitabilmente ripercorre tutta la mia infanzia, il liceo, le giornate in motorino, le gite scolastiche dove inesorabilmente mi appropriavo del microfono per cantare puntualmente le canzoni di Laura Pausini. Mi osservo e mi rendo conto che sono felice, e senza rendermene conto, mi ritrovo a sognare e sorridere da solo.”

Senti che profumo c’è…da ora sboccia primavera già a Latina

“Eh già è quasi primavera a Latina, come del resto ovunque. In questo periodo (ovviamente senza il Covid-19), la città di Latina sboccia di ragazzi impazienti di trascorrere le belle giornate nella Piazza Principale ovvero Piazza del Popolo. Molti di loro poi si nasconderebbero nelle piazzette circostanti con i primi amori, per poi ritrovarsi il Sabato sera nella via dei Pub”.

Partirò per poi capire…

“Che so amarti da morire. Perché noi tutti abbiamo bisogno di partire per poi tornare. Lasciare tutto indietro e ricominciare, per poi esser consapevoli che nessun altro posto è come casa.”

E se ti dicessi: “Piangi quanto vuoi, tanto io di te ricorderò il sorriso…”

“Ti direi, piangi quanto vuoi mia cara Latina, e combatti questo Covid-19. Urla la tua rabbia, canta la tua tristezza, ma si forte per te e per chi come te sta soffrendo a causa di questa emergenza. Piangi quanto vuoi, perché io di te ricorderò solo il tuo sorriso, e mi dispiace ammetterlo, ma il destino ci ha tradito. Sono sicuro però che alla fine #andràtuttobene, perché #lontanimavicini, ora come ora siamo più forti.

“E poi chissà, tu fantasia diventerai realtà”

(Renato Zero).

Rosa Spampanato

Rosa Spampanato anni 38. Amante della scrittura. Articolista per M Social Magazine Articolista per il Quotidiano LaSicila Collaboratrice per il Magazine Cherrypress Collaboratrice per la Testata Giornalistica VanityClass Sezioni di Riferimento Cinema TV Musica