L’Arminuta: Un’analisi di un ritorno sconvolgente

Il titolo, “L’Arminuta,” mi ha subito catturato. Lo sguardo intenso della ragazza in copertina, un misto di inquietudine e fascino, mi ha ipnotizzato. La parola stessa, insolita e potente, risuonava nella mia mente, un enigma da decifrare. Intuivo che questo libro avrebbe riservato sorprese, una promessa di profondità e di emozioni intense. L’autrice, Donatella Di Pietrantonio, si rivela una narratrice audace, diretta, che non teme di confrontarsi con il lettore. Lo stile è asciutto, magnetico, privo di orpelli, quasi essenziale, come se l’inchiostro stesso dovesse essere dosato con cura per non contaminare la potenza della narrazione. “Ero l’Arminuta, la ritornata,” si legge nel romanzo, “Non conoscevo quasi nessuno, ma loro sapevano più di me, avevano ascoltato i pettegolezzi degli adulti.” Questa è una storia che lascia il segno, una fiamma che brucia e purifica, lasciandoci a confrontarci con le ferite profonde. Non è una lettura facile; affronta temi complessi come l’abbandono, una maternità persa e ritrovata senza sentimentalismi, e la forza della sorellanza, un legame che non conosce tradimenti né infamie, un rifugio sicuro, un porto dove poter essere se stessi senza filtri. “Ero l’Arminuta, la ritornata. Parlavo una lingua diversa e non sapevo più a chi appartenere. Invidiavo le mie compagne di scuola, persino Adriana, per la sicurezza che trovavano nelle loro madri.” Adriana, la sorella dell’Arminuta, è una figura chiave: una bambina con una saggezza precoce, pratica e risoluta. Per l’Arminuta, cresciuta nel comfort, l’incontro con la realtà è brusco. Le due sorelle, così diverse, si specchiano l’una nell’altra, sperando di superare le difficoltà: Adriana, cercando di sfuggire a una vita grama, e l’Arminuta, inseguendo il sogno dello studio. La vergogna, tuttavia, è un’ombra tenace che si aggrappa all’Arminuta. Ma dalla sorella riceve forza e resistenza, e nella loro complicità trovano entrambe la salvezza. “L’Arminuta” è un romanzo che restituisce alla vita la sua completezza, invitandoci a riempire i vuoti con consapevolezza e giudizio. Autore: Donatella Di Pietrantonio, Libro: L’Arminuta, Editore: Einaudi, Pagine: 163